Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 11.24

Firmato a Bolzano protocollo contro discriminazioni sessuali

Tassainer (Filcams Cgil-Agb): useremo la contrattazione aziendale e provinciale per promuovere i loro diritti

| Scritto da Redazione
Firmato a Bolzano protocollo contro discriminazioni sessuali

Sindacati del commercio e Centarus-Arci Gay siglano intesa per tutelare gay, lesbiche, bisessuali e transgender da mobbing e rischi psicosociali.

Il pregiudizio contro gay, lesbiche, bisessuali e transgender è ancora forte e radicato. Sono persone vessate nei posti di lavoro, vittime di mobbing, molestie e anche violenze, cui spesso sono le stesse vittime a porre fine con le dimissioni volontarie. Situazioni su cui il sindacato da anni combatte una battaglia dura e silenziosa, che oggi si arricchisce di una nuova iniziativa. A Bolzano è stato infatti firmato un protocollo “anti-discriminazioni” (scarica il file) tra i sindacati territoriali (Filcams Cgil-Agb, Fisascat Cisl-Sgb, Uiltucs Uil-Sgk, Asgb) e l’Associazione Centaurus, affiliata all’Arci Gay. Un’iniziativa inedita in regione e tra le prime a livello nazionale, con l’obiettivo di osteggiare qualsiasi disparità di trattamento legata all’identità sessuale sul posto di lavoro.

Numerosi gli impegni assunti dalle parti: corsi di formazione per attivisti sindacali mirati a identificare e rimuovere gli eventuali elementi di pregiudizio e discriminazione, iniziative pubbliche comuni, produzione e distribuzione di materiale informativo, organizzazione di dibattiti e seminari. Un confronto continuo, quindi, anche “sulle scelte di carattere strategico (come le politiche sociali, formative, del lavoro) che sono oggetto di confronto con le istituzioni”.

A volere fortemente questo protocollo, siglato a livello unitario, è stata la Filcams Cgil-Agb. “Lo avevamo promesso a noi stessi e a un ragazzo vittima di discriminazioni sul posto di lavoro, che avremmo fatto tutto il possibile per tutelare queste situazioni costrette ancora nell’ombra” spiega la funzionaria Alda Tassainer: “Il ragazzo era stato spostato da commesso ad apprendista in macelleria, e lì aveva subito ogni genere di violenze psichiche, e anche fisiche, dal suo dirigente, che una volta lo costrinse addirittura a mangiare della carne cruda”.

Fonte: rassegna sindacale

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