Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 03.32

Forza Nuova cuor di leone: striscione davanti alla sede di Anpi Cremona

Oggi la replica del Presidente Gian Carlo Corada

| Scritto da Redazione
Forza Nuova cuor di leone: striscione davanti alla sede di Anpi Cremona

La strategia è sempre la stessa: lo striscione appeso giusto il tempo di scattare un paio di foto per i social e subito arrotolato, il raid annunciato solo qualche ora prima, nella notte di sabato, e quel comunicato diffuso ad alcuni mezzi di informazione.

"Oggi, domenica 10 febbraio, ricorderemo gli italiani barbaramente uccisi dai partigiani comunisti di Tito, nonostante i collaborazionisti nostrani vogliano insabbiare ed infangare questa infame tragedia, noi saremo sempre in piazza in modo che le vittime di queste bestie non vengano dimenticate. Per questo i militanti cremonesi forzanovisti hanno attaccato uno striscione alla sede dell’Anpi di via Foppone con la scritta 'Foibe: Anpi traditori. Noi non dimentichiamo'. Se Forza Nuova avesse fatto del revisionismo si sarebbe scatenata all’istante una respressiome giudiziaria e mediatica. L’Anpi nega le Foibe pubblicamente e continua a ricevere soldi dallo stato: Matteo Salvini potrebbe bloccarli".

Insomma, una provocazione che probabilmente poco ha a che fare con il Giorno del Ricordo e tanto invece con il sensazionalismo del metodo "mordi e fuggi", come lo definisce Gian Carlo Corada, presidente provinciale dell'ANPI cremonese.

Sempre Corada: "Ricordo che da Presidente della Provincia e poi da sindaco, sono stato uno dei primi ad affrontare il caso Foibe, profughi giuliani e dalmati in maniera assolutamente partecipe". Non potendo infatti essere presente alla cerimonia tenutasi al cimitero nella mattina di domenica 10 febbraio per impegni presi in precedenza, sottolinea che era comunque presente una delegazione con bandiera.

"Come Anpi non siamo negazionisti, il dramma è stato vero. Non è paragonabile, per numeri, a quello della Shoa, ma uno è uno, quando uno muore è cento". Consiglia infine la lettura del saggio «Si ammazza troppo poco» (L'altra faccia della memoria) di Gianni Oliva.

Chissà che la prossima volta non si riesca a diffondere il proprio pensiero alla luce del sole...

 

Chiara Peli

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