Il monopolista statale russo del gas, Gazprom, firma accordi per lo sfruttamento di giacimenti energetici con le Autorità curde, e, sul piano politico, Mosca stringe la partnership economica e militare con Lega Araba e Brasile. Anche la Turchia impegnata progetti con Erbil per l'importazione di gas, nonostante l'opposizione del Governo nazionale dell'Iraq
Energia, politica regionale e geopolitica mondiale attorno al ruolo del Kurdistan iracheno: sempre più conteso tra Russia, Turchia e Iraq. Nella giornata di giovedì, 21 Febbraio, il Governatore del Kurdistan Iracheno, Massoud Barzani, ha incontrato a Mosca il Capo del monopolista statale russo del gas, Gazprom, Alexei Miller, per approfondire la cooperazione sul piano energetico e politico.
Come riportato dalla Reuters, Barzani e Miller hanno firmato protocolli d'intesa per l'avvio di nuovi progetti congiunti per l'estrazione di gas e lo sfruttamento di giacimenti di greggio, di cui il Kurdistan è particolarmente ricco.
Con una nota ufficiale, Gazprom ha inoltre dichiarato l'avvio di una cooperazione per l'individuazione di nuovi serbatoi di energia nella regione.
Le consultazioni tra Gazprom e il Kurdistan iracheno sono da collocare nello scenario della cooperazione con alcuni Paesi arabi, asiatici, africani e dell'America Latina, che la Russia sta rafforzando di recente per consolidare il suo status di superpotenza mondiale -e contrastare Stati Uniti d'America, Cina e India.
Come riportato dall'agenzia PAP, nella giornata di mercoledì, 20 Febbraio, i rappresentanti diplomatici di Libano, Iraq, Egitto e della Lega Araba hanno sottoscritto con il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, un accordo per la cooperazione in ambito energetico, nucleare, agricolo e militare.
Contemporaneamente, come riportato dall'agenzia Interfax, il Premier della Federazione Russa, Dmitriy Medvedev, in un incontro con il suo collega brasiliano, Dilma Rousseff, ha rafforzato la cooperazione tra Russia e Brasile sul piano industriale, commerciale e militare, e ha approvato la vendita di elementi antiaerei da parte di Mosca per consentire a Brasilia la creazione di uno scudo di difesa antimissilistico.
In merito alla firma degli accordi tra Gazprom e il Kurdistan Iracheno, non è detto che i russi e le Autorità curde riescano ad avviare i progetti preventivati a causa della strenua opposizione del Governo nazionale iracheno.
Bagdad ritiene infatti illegittimo il Governo regionale del Kurdistan iracheno, ed ha imposto una moratoria all'avvio di progetti energetici tra Erbil e compagnie energetiche appartenenti a Paesi stranieri, come Russia, Stati Uniti e Turchia.
Proprio la Turchia ha implementato la collaborazione nel settore energetico con il Kurdistan iracheno sempre giovedì, 21 Febbraio.
Secondo l'agenzia AFP, Ankara ha sottoscritto un accordo con Erbil per la costruzione di un gasdotto in grado di veicolare 10 miliardi di metri cubi all'anno di gas in Turchia dai giacimenti di oro blu del Kurdistan.
Ankara alla ricerca di fonti di approvvigionamento diversificate
La notizia, non confermata dalle Autorità turche, ha scatenato l'opposizione non solo del Governo nazionale iracheno, ma anche degli Stati Uniti d'America, che temono un avvicinamento di Bagdad all'Iran.
Oltre che sul mantenimento dell'integrità territoriale dell'Iraq, Washington ha avuto frizioni con la Turchia in merito al boicottaggio delle forniture energetiche da Teheran, che Ankara non ha rispettato.
La Turchia, che è legata all'importazione di gas dalla Russia, ha argomentato la decisione di mantenere attiva l'importazione di gas e greggio da Teheran con la necessità di diversificare il quanto più possibile le fonti di approvvigionamento di gas.
Per questa ragione, il Governo turco ha implementato l'importazione di gas dall'Azerbaijan attraverso la costruzione del Gasdotto Trans Anatolico, e ha preventivato la costruzione di rigassificatori per l'importazione di oro blu liquefatto da Qatar, Norvegia, Algeria e USA.
Matteo Cazzulani