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GAS: LA COMMISSIONE EUROPEA SOSTIENE LA LITUANIA

| Scritto da Redazione
GAS: LA COMMISSIONE EUROPEA SOSTIENE LA LITUANIA

Il Commissario UE all'Energia, Gunther Oettinger, ha invitato il monopolista statale russo del gas, Gazprom, ad attenersi alle regole del libero mercato in fase di rinegoziazione dei contratti con il Governo lituano. La Russia impone tariffari diversificati per rompere l'UE al suo interno

C'è il gas, il nucleare e i missili, e la Commissione Europea prende posizione in difesa dei suoi stati membri. Nella giornata di lunedì, 23 Settembre, il Commissario UE all'Energia, Gunther Oettinger, ha dichiarato pieno sostegno alla Lituania nella negoziazione dei contratti con il monopolista statale russo del gas Gazprom.

Come riportato da una nota, il Commissario Oettinger ha espresso l'intenzione della Commissione Europea di portare, tra Lituania e Russia, alla regolazione di un tariffario giusto, secondo gli standard di mercato.

Il Ministro degli Esteri lituano, Linas Linkevicius, ha invece lamentato il tentativo di Gazprom di imporre un prezzo superiore rispetto a quello applicato ad altri Stati membri UE per ragioni politiche.

A sostegno della posizione del Ministro Linkevicius è la politica energetica che Gazprom ha adottato negli ultimi tempi, con l'imposizione di alti tariffari ai Paesi dell'Europa Centro-Orientale, che sono fortemente dipendenti dalle forniture della Russia.

Nel contempo, la Russia ha concesso sconti alle grandi compagnie dell'Europa Occidentale in cambio del sostegno politico di questi Paesi alla politica energetica del Cremlino in Europa, che prevede l'incremento dell'egemonia russa nel mercato del gas UE.

Il divide et impera dell'UE non è piaciuto alla Commissione Europea che, nel Settembre 2012, ha aperto un'inchiesta su Gazprom per condotta anti-concorrenziale in territorio europeo.

Mosca militarizza Kaliningrad

Al sostegno del Commissario Oettinger alla Lituania, pronta è stata la reazione della Russia, che, martedì, 24 Settembre, ha dichiarato la realizzazione di un rigassificatore nell'enclave di Kaliningrad, tra la Lituania e la Polonia.

L'infrastruttura mira a disturbare l'efficienza dei rigassificatori in fase di realizzazione nella lituana Klaipeda e nella polacca Swinoujscie, attraverso cui Lituania e Polonia, per diminuire la dipendenza dalle forniture di gas della Russia, vogliono importare LNG da Norvegia, Qatar e Stati Uniti d'America.

Inoltre, la realizzazione dei rigassificatori a Kaliningrad, da cui la Russia punta ad esportare gas liquefatto in Europa, de facto rende l'enclave russa tra la Polonia e la Lituania una zona fortemente calda.

A Kaliningrad, i russi hanno progettato la realizzazione di una centrale nucleare, ubicata vicino ai confini con Polonia e Lituania.

Inoltre, a Kaliningrad restano posizionati i missili Iskander, che la Russia ha dislocato per alzare la pressione su polacchi, lituani ed altri Stati dell'Europa Centro-Orientale.

Il dislocamento degli Iskander a Kaliningrad, nel 2008, ha spinto la Polonia a sostenere la realizzazione del sistema di difesa antimissilistico NATO, che, oggi, l'Amministrazione statunitense di Barack Obama sta realizzando con alcune modifiche rispetto al progetto originale.

Matteo Cazzulani

Freelance Journalist

m.cazzulani@gazeta.pl

http://matteocazzulani.wordpress.com

http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

2013-09-25

 

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