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GAS: LA LITUANIA PREFERISCE L'EUROPA ALLA RUSSIA

| Scritto da Redazione
GAS: LA LITUANIA PREFERISCE L'EUROPA ALLA RUSSIA

 

Il Primo Ministro lituano, il socialdemocratico Algirdas Butkevicius, reagisce alla minaccia di Mosca confermando fedeltà al Terzo Pacchetto Energetico per implementare la sicurezza energetica di Vilna. Il Presidente lituano, la moderata Dalija Grybauskaite, da il via libera alla ricerca di Shale nel Paese

 

Europa e Shale dono le due soluzioni adottate dalla Lituania per reagire al monopolio energetico della Russia. Nella giornata di lunedì, 4 febbraio, il Primo Ministro lituano, il socialdemocratico Algirdas Butkevicius, ha dichiarato la volontà di implementare il Terzo Pacchetto Energetico UE per assicurare al più presto alla Lituania approvvigionamenti diversificati.

 

Legge predisposta dalla Commissione Europea, il Terzo Pacchetto Energetico prevede la messa in comunicazione di tutti i gasdotti dei Paesi dell'Unione, e vieta allo stesso ente di controllare sia la distribuzione che la compravendita del gas.

 

Opposizione al Terzo Pacchetto Energetico è stata sollevata a più riprese dalla Russia, che, in Lituania, controlla il 99% delle forniture, ed è intenzionata a mantenere il proprio monopolio sui rifornimenti dei Paesi baltici dell'UE e su quelli destinati all'Europa Centrale -che dipendono da Mosca mediamente per l'89% del loro fabbisogno di gas.

 

Come riportato dal Primo Ministro Butkevicius, la Russia ha proposto alla Lituania uno sconto sulle forniture di gas -che oggi Vilna paga a prezzi superiori rispetto a Germania e Francia- in cambio della rinuncia all'applicazione del Terzo Pacchetto Energetico nel mercato lituano.

 

Pronto è stato il diniego del Primo Ministro lituano, che, come riportato dal centro studi OSW, si è detto pronto ad avvalersi dei diritti di transito che Vilna può esercitare sul gas che, attraverso la Lituania, la Russia esporta nell'enclave di Kaliningrad.

 

"Posso assicurare che entro il 2014 la Lituania avrà un mercato del gas diversificato -ha dichiarato Butkevicius al Baltic Course- se Vilna non può pagare il gas a prezzi bassi, siamo pronti a riconsiderare le tariffe di transito sulle forniture di oro blu che la Russia invia all'enclave di Kaliningrad".

 

Per diversificare gli approvvigionamenti di gas, la Lituania, sempre nell'ambito del Terzo Pacchetto Energetico UE, ha implementato la realizzazione del rigassificatore di Klaipeda.

 

Secondo i progetti, il gas liquefatto, e l'attrezzatura necessaria alla rigassificazione, sarà fornito dalla Norvegia, con cui Vilna ha già firmato un pre-contratto.

 

Sempre lunedì, 6 febbraio, Vilna ha compiuto un altro passo verso la diversificazione delle forniture di gas con il via libera dato dal Presidente lituano, la moderata Dalija Grybauskaite, alla concessione dei diritti di sfruttamento di gas Shale in Lituania al colosso USA Chevron.

 

L'Europa divisa sullo Shale

 

Noto anche come gas di scisto, lo Shale è un carburante estratto da rocce porose ubicate a bassa profondità, mediante sofisticate tecniche di fracking operate in sicurezza solo in Nordamerica.

 

Oltre alla Lituania, in Europa anche Polonia, Romania, Germania, Ucraina, Portogallo, Danimarca e Regno Unito hanno, tra gli altri, dato avvio alla ricerca di Shale sul proprio territorio, mentre Francia, Olanda e Bulgaria hanno posto una moratoria per motivi ambientali.

 

Matteo Cazzulani

 

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