"Bisogna agire ora. E a chi di noi vuole essere resistente, resistente alla paura, all'odio, al nemico inventato, il 25 aprile ci pone una domanda, La domanda: "Qual è la comunità che vogliamo?"
È con queste parole che il Sindaco Galimberti apre il suo discorso di ieri - 25 aprile - rivolgendosi a una piazza gremita di persone. Prosegue poi citando le parole di Aldo Moro, ucciso dalle brigate rosse il 9 maggio 1978.
"Aldo Moro, Peppino Impastato, questo 25 aprile lo dedico a voi, e a voi, uomini della scorta di Moro, lo dedico alla bellezza della vostra vita, uomini dimenticati, servitori della comunità e dello Stato. E noi, noi che siamo quello Stato che voi avete servito, noi per cui voi avete deciso di rischiare fino in fondo e dare la vostra esistenza, noi, che oggi condividiamo queste idee, a voi promettiamo: il 25 aprile unisce la comunità, ci rende migliori servitori della comunità.
Questo, cittadini di Cremona, è il nostro tempo: il tempo della speranza, il tempo della libertà, il tempo di un nuovo 25 aprile. Tempo di lavoro appassionato e consapevole per l'Italia, per la nostra amatissima Europa, per il nostro Stato, per la nostra città".