Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 13.02

Giss (Cisl Scuola ) i: sul tempo pieno non bastano battute a effetto

Ragionare sul tempo scuola è fondamentale, ma non lo si può fare per battute a effetto, disancorate dalla realtà dei fatti.

| Scritto da Redazione
Giss (Cisl Scuola ) i: sul tempo pieno non bastano battute a effetto

Giss (Cisl Scuola ) i: sul tempo pieno non bastano battute a effetto

Ragionare sul tempo scuola è fondamentale, ma non lo si può fare per battute a effetto, disancorate dalla realtà dei fatti.

Alcuni dati, con l’intento di contribuire a ricondurre sui giusti binari la discussione, sempre che la si voglia fare seriamente. Nell’a.s. 2017/18 le classi di scuola primaria, in Italia, erano 130.462. Di queste, adottavano il tempo pieno 43.804, cioè il 33,6% del totale. Il dato mette tutti in condizione di calcolare quale sia il fabbisogno di personale per una ipotetica generalizzazione: a spanne, per portare al tempo pieno le classi che oggi non lo adottano, e che sono oltre 86.000, servirebbero almeno 43.000 insegnanti in più, e si dovrebbe inoltre considerare il fabbisogno aggiuntivo di collaboratori scolastici - il cui organico, già oggi insufficiente, è fermo da anni - in modo da assicurare assistenza e vigilanza per un arco di tempo maggiore.

Di tutto questo si tratta, ed è bene saperlo, se se ne vuole parlare a ragion veduta. Ben vengano i 2000 insegnanti in più promessi dal Governo, ce ne sarebbe tranto bisogno già adesso, magari per decongestionare tante classi sovraffollate. Ma non si voglia far credere che bastino per dare a tutti il tempo pieno, sarebbe una battuta priva di alcuna credibilità e francamente la scuola, già troppe volte oggetto di protagonismi a colpi di spot, di questo non avverte proprio alcuna necessità.

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

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