VENERDì 15 NOVEMBRE ORE 18:30 - ANGELO VILLA - PINK FREUD
Venerdì 15 Novembre alle ore 18:30, presso la Libreria del Convegno, si terrà la presentazione del libro di Angelo Villa, "Pinkfreud", che costituisce un tentativo di rileggere, in chiave psicoanalitica, il fenomeno della canzone d'autore nel suo sviluppo nella cultura occidentale, dalla fine degli anni sessanta in poi.
Si tratta di un fenomeno artistico che ha coinciso, al tempo stesso, con la comparsa sulla scena sociale di un nuovo soggetto storico: i giovani. Da allora, giovani e canzoni hanno rappresentato una sorta di binomio inscindibile che ha assegnato ai musicisti un ruolo fondamentale nell'indicare, proporre o legittimare sia stili di condotta esistenziali che scelte o prese di posizione soggettive. "Pink Freud" è un testo diviso in tre parti. Nella prima parte, sono considerate la peculiarità dell'oggetto canzone e la figura del cantautore. Nella seconda parte, l'autore indaga otto brani musicali, strettamente legati ad altrettante situazioni tematiche, che servono da spunto per sviluppare la biografia del loro autore o la particolare luce che gettano sull'argomento trattato. Nella terza parte, infine, è tracciata una sintesi conclusiva del percorso svolto.
SABATO 16 NOVEMBRE ORE 17:30 - L'IMPERATORE NEL SUO LABIRINTO DI MARCO BRANDO
Sabato 16 Novembre alle ore 17:30, invece, sarò la volta de "L'IMPERATORE DEL SUO LABIRINTO. USI, ABUSI E RIUSI DEL MITO DI FEDERICO II DI SVEVIA" (Tessere, Firenze 2019), il nuovo libro di MARCO BRANDO. Brando dialogherà con il giornalista e scrittore cremonese FULVIO STUMPO.
Per l'imperatore è una specie di "ritorno" a Cremona, la città che prediligeva nel Nord Italia. Durante la prima metà del Duecento è sempre stata schierata con lui in occasione delle guerre contro Milano e i suoi alleati, tanto da scontrarsi - a fianco delle truppe imperiali - con la Lega lombarda. I cremonesi protessero lo Svevo anche quando - giovanissimo, nel 1212 - si fece largo attraverso la Pianura padana, diretto in Germania. Per Federico II la città era una meta prediletta: vi soggiornò almeno 18 volte, trasformandola in capitale e quartier generale imperiale nella valle del Po. Quando era in città viveva in un palazzo vicino al monastero di San Lorenzo. Solo la morte di Federico nel 1250 bloccò la marcia trionfale dei cremonesi, che durante la seconda metà del XIII secolo finirono gradualmente nell'area di influenza milanese.
A suo perenne ricordo c'è oggi in città il Cortile Federico II, nel Palazzo comunale. Il libro è dedicato proprio al modo in cui l'imperatore è ricordato e mitizzato ai giorni nostri. Infatti - nonostante abbia 800 anni sulle spalle - viene ancora celebrato o calunniato. Rimosso il personaggio storico, se ne è fatto un mito da usare a piacimento, fino a stravolgere o negare la storia. Con le armi del cronista e una bella scrittura, Marco Brando indaga il "leader" del Sacro romano impero e l'impiego ideologico della sua immagine. Soprattutto in Puglia, dove è assurto a idolo. Ma anche nel resto d'Italia, in Germania e in Medio Oriente. Il puzzle svela usi e abusi dell'imperatore, gli antichi debiti e pregiudizi nei confronti della cultura islamica e la ferita che lacera in due l'Italia.
Accompagnato dalla prefazione e dalla postfazione dei medievisti Giuseppe Sergi e Tommaso di Carpegna Falconieri, il libro amplia un volume ormai esaurito, riproponendo in appendice i testi scritti dai medievisti Raffaele Licinio e Franco Cardini in quell'edizione e offrendo una sezione iconografica. In controluce si legge, a prescindere dal personaggio indagato, l'uso dei miti, fornendo gli strumenti per coltivarli senza farsene fagocitare fino a perdere il lume della ragione.