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Gli ex commessi delle Farmacie comunali ringraziano… ma hanno perso il lavoro.

| Scritto da Redazione
Gli ex commessi delle Farmacie comunali ringraziano… ma hanno perso il lavoro.

Egregio direttore, il 23 settembre è stato per i commessi delle farmacie comunali l’ultimo giorno di lavoro: ora facciamo parte dell’esercito dei disoccupati italiani; un esercito disarmato, senza colpi in canna, visto il drammatico quadro occupazionale del Paese. Alla fine, i rami secchi (così ci hanno definiti) sono stati tagliati, in sintonia con l’autunno, che, però, torna ogni anno: chi altri, dopo il magazzino, gli uffici e noi, cadrà sotto i colpi di cesoia di Admenta, il socio di maggioranza? Ci fanno tenerezza i nostri colleghi di Milano, per i quali è iniziato lo stesso, doloroso calvario che si concluderà col medesimo licenziamento.
Così come ci commuovono, nei talk show televisivi, gli appelli degli imprenditori che combattono fino allo stremo per difendere il posto di lavoro dei loro dipendenti, come membri di una famiglia.
Non è stato così per noi, nonostante i molti anni di servizio; soprattutto, non sussistono sofferenze di bilancio a giustificare non già la lotta per la sopravvivenza, ma anzi quella ostinata per disfarsi di noi, figure obsolete, senza più ragion d’essere: solo nelle farmacie comunali però, dove le nostre mansioni, tutt’altro che venute meno, sono ora svolte dai farmacisti, con un disagio che non sfugge all’utenza attenta.
Ma tant’è: oltre un anno fa, l’amministratore delegato disse che l’Azienda guarda avanti e che era tempo d’asciugare le nostre lacrime.
A nulla è valsa la ferma opposizione sindacale durata mesi che sono stati un logorante stillicidio psicologico: alla fine, l’Azienda ha deciso per conto proprio.
Ringraziamo la RSU che ha strenuamente combattuto per noi, senza risparmiarsi, mossa dall’affetto e dalla stima verso colleghi coi quali si è lavorato fianco a fianco, condividendo la vicenda professionale, ma anche umana e privata, instaurando rapporti d’amicizia che, siamo certi, dureranno oltre questa vicenda arida e amara vicenda che nulla ha a che spartire con la valorizzazione delle risorse umane e con la presunta attenzione alla persona, almeno non alla nostra, nemmeno con le rassicurazioni al Comune, socio di minoranza, e all’opinione pubblica di una ricollocazione alternativa, fornendo ipotesi improponibili e materialmente inaccettabili anche in tempi di recessione.
Ma ci permetta di ringraziare anche la clientela che ha apprezzato il nostro lavoro durante tutti questi anni Gli ex commessi delle Farmacie Comunali

(Cremona)

2013-10-13

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