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GUERRA ENERGETICA: LA GIORDANIA CERCA IL GAS DA ISRAELE

| Scritto da Redazione
GUERRA ENERGETICA: LA GIORDANIA CERCA IL GAS DA ISRAELE

Il Governo giordano pensa all'oro blu israeliano per importare energia necessaria per compensare gli approvvigionamenti dall'Egitto. Lo Stato Ebraico può rafforzare la sua posizione in Medio Oriente, l'UE può perdere una fonte alternativa di gas

Un disperato bisogno di energia può portare ad alleanze che rimescolano le carte in tavola in uno scacchiere molto caldo dal punto di vista geopolitico. Nella giornata di Domenica, 29 Settembre, Natural Gas Asia ha riportato la notizia secondo cui la Giordania è interessata all'importazione di gas da Israele.

La notizia è motivata dal considerevole bisogno di energia che la Giordania ha avuto dopo il crollo del Regime di Mubarak in Egitto, da cui l'economia giordana ha importato l'80% dell'oro blu necessario per soddisfare il fabbisogno domestico.

Con l'avvio dello sfruttamento dei giacimenti Tamar, Leviathan e Karish, ubicati nel Mar Mediterraneo, Israele ha destinato il 40% del gas estratto sul suo territorio all'esportazione verso due direttrici: Paesi arabi ed Unione Europea.

La vicinanza geografica, ed il bisogno immediato di ingenti quantità di gas in Giordania, potrebbe tuttavia portare Israele a privilegiare l'esportazione di oro blu in territorio giordano, lasciando la direttrice europea in una posizione meno prioritaria.

Tale decisione, che diversi analisti danno come molto probabile, comporterebbe da un lato il rafforzamento di Israele in Medio Oriente sul piano economico e politico.

Dall'altro, l'UE, che dovrebbe importare il gas di Israele attraverso la realizzazione di un gasdotto costruito ad hoc dal territorio israeliano alla Turchia, perderebbe una possibilità per diversificare le forniture di gas dal quasi monopolio detenuto da Algeria e Russia.

Gas liquefatto e solare

Per fronteggiare il venir meno del gas dall'Egitto, la Giordania, oltre che a puntare su Israele, ha anche deciso di costruire un rigassificatore presso il porto di Aqaba.

Questa infrastruttura è necessaria per importare LNG da Qatar e, possibilmente, anche shale liquefatto dagli Stati Uniti d'America.

Oltre al gas, la Giordania ha puntato sullo sviluppo delle energie rinnovabili, tra cui, grazie alla cospicua quantità di sole, l'eolico e il solare.

Matteo Cazzulani

Freelance Journalist

m.cazzulani@gazeta.pl

http://matteocazzulani.wordpress.com

http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

2013-09-30

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