Martedì, 14 maggio 2024 - ore 12.35

I CATTOLICI-DEMOCRATICI DEL PD APPOGGIANO BERSANI

| Scritto da Redazione
I CATTOLICI-DEMOCRATICI DEL PD APPOGGIANO BERSANI

"Non sempre si può vincere, bisogna saper perdere" recita il titolo di una nota canzone. Mai come ora il motivo che appartiene alla tradizione canora  italiana si ascrive adeguatamente alla battaglia che i democratici italiani - tutti - stanno combattendo per un'Italia giusta, equa e davvero europea.

 

Nella serata di mercoledì 23 gennaio, il candidato sconfitto alle primarie per la premiership del centrosinistra, Matteo Renzi, ha dimostrato la vera natura di chi, Cattolico-Democratico, Social-Liberale, e giovane, ha visto nel Sindaco di Firenze il migliore candidato dello schieramento dei progressisti italiani per le elezioni parlamentari.

 

"Non sono né un infiltrato, ne un supponente -ha dichiarato Renzi intervistato da Daria Bignardi su La7- come promesso in campagna elettorale, sostengo lealmente Pierluigi Bersani e il PD nelle elezioni legislative".

 

Oltre che raro esempio di coerenza, il messaggio di Matteo Renzi è inequivocabile: c'è una componente PD che, malgrado la sconfitta, rispetta l'esito delle primarie, e si impegna a sostenere la linea del PD, pur avendo una visione differente in molti aspetti della politica.

 

La dichiarazione di Matteo Renzi rispecchia quella di chi, come il sottoscritto, ha ritenuto opportuno rinunciare ad un posto sicuro in Parlamento con la lista Monti per mantenere l'impegno nel PD, e continuare a darsi da fare per costruire un grande partito del centrosinistra che sia davvero riformista e democratico.

 

Nello specifico, il messaggio lanciato da Matteo Renzi è chiaro: nel PD ci sono anche i cattolici-democratici, i Social-Liberali e i giovani che vogliono un Partito Democratico che sia Obamiano e non D'Alemiano.

 

La perdita di una personalità di spessore come quella del Professor Ichino -sacrificata per lasciare spazio al conservatismo di Fassina- per il PD è di sicuro un grave colpo, ma il messaggio di Renzi è stato preciso: apparteniamo alla casa comune dei riformisti che si oppone ai conservatori, si chiamino essi Berlusconi o Monti.

 

Credo che questo sia il vero messaggio che possa costituire per il PD una marcia in più per vincere le elezioni. Le primarie sono alle spalle, e il Partito Democratico -forte anche della sua tradizione cattolico-democratica, e del sostegno di molti giovani che hanno votato Renzi alle primarie- deve agire per un unico scopo: governare il paese senza dimenticarsi del pluralismo della sua composizione.

 

Chi considera un PD sbilanciato a sinistra -la CGIL e i supporter di Fassina- si ricreda: il PD è nato e rimane un partito di centrosinistra (senza trattini!) in cui tutti coloro che credono in un'Italia giusta, equa, europea e seria hanno la possibilità di riporre la fiducia e il voto nelle prossime elezioni parlamentari.

 

È ora di porre fine al governo della destra, e di portare serietà ai vertici del nostro Paese. Con Bersani, Renzi e tutto, ripeto TUTTO, il PD.

 

Matteo Cazzulani

Welfare Network

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