Un salame cremonese con aglio, mezzo aglio o senza aglio è ottimo. Qualche fetta di salame sulla polenta calda, un buon bicchiere di vino (bianco o rosso) , una noce di grana ed ecco che si riempie una serata da passare in allegria.
Ma vi ricordate come si ammazzava il maiale in casa per fare il salame e non solo?
Quel giorno ci si alzava presto. Tutti erano impegnati, dai nonni a noi ragazzini. Ognuno aveva un compito.
Il povero maiale veniva trascinato, strattonato nel cortile (sembrava che sapesse). Poi con uno “ stiletto” ,cosi lo chiamava il nonno, veniva ucciso. Ma il povero maiale di oltre 150 kg piangeva, si agitava, con urla strazianti. Poi veniva appeso, tagliato , pulito e lavorato.
Alla sera tutto era fatto ed in genere si mangiava un minestrone con verze e pasta di salame. Del maiale nulla andava perduto. Tutto si mangiava . Serviva per passare l’inverno in attesa della primavera.
Il salame buono era l’obiettivo del contadino. In genere , diceva mio nonno, “ il mio salame è più buono di quello del padrone”. Ognuno aveva la sua ricetta che teneva segreta e copiava dagli altri.
Passano gli anni e ci rendiamo conto che uccidere il maiale in quel modo è “ disumano”. Ora nei macelli li uccidono con un colpo secco per non farli soffrire.
Poi scopriamo che il maiale che a noi piace tanto è proibito agli islamici. Il maiale è bandito nella religione di Maometto.
Poi scopriamo il colesterolo. Troppo alto fa male e la maggiore responsabilità è appunto del maiale. Ecco che arrivano i vegetariani e ricordarci che eticamente non va bene uccidere i maiali e tutti gli altri animali.
Ma la cosa che non sopporto è la strumentalizzazione politica che ne fa la Lega Lombarda che per provocare gli islamici butta teste di maiale sui terreni dove vogliono costruire le loro moschee.
Insomma tutti vogliono salvare il povero maiale e privarci del nostro buon salame cremonese.
Annibale (Cremona)
Storie, racconti, fotografie di Cremona di un passato non troppo lontano per essere dimenticato. Invia anche tu il tuo contributo a direttore@welfarenetwork.it
