Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 05.12

Il chitarrista barocco Rolf Lislevand al Museo del Violino

Sabato 10 maggio al Museo del Violino di Cremona suona la chitarra Sabionari all’Auditorium Giovanni Arvedi.

| Scritto da Redazione
Il chitarrista barocco Rolf Lislevand al Museo del Violino

Cremona, Ascoltare il suono di una chitarra uscita dalla bottega e dalle mani di Antonio Stradivari: il concerto del chitarrista barocco Rolf Lislevand, in programma sabato 10 maggio all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona, rappresenta un’occasione davvero unica nel suo genere.Protagonista del concerto (ore 21.00, ingresso 10 euro) è infatti la chitarra Sabionari: costruita da Antonio Stradivari nel 1679, in ottimo stato di conservazione, è l’unica chitarra del Maestro, fra le cinque giunte a noi, ad essere regolarmente utilizzata ancora oggi per le attività musicali; lo strumento appartiene ad una collezione privata ed è esposto nel Museo nell’ambito del progetto “friends of Stradivari”, un network internazionale di collezionisti e appassionati che collabora con il Museo per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico di strumenti stradivariani. Un recente restauro le ha restituito la configurazione barocca originale, con 5 ordini di corde e la tipica accordatura rientrante, e ha dato risalto all’apparato decorativo firmato dal genio di Stradivari. Il programma musicale del concerto rilegge mode e modi musicali in voga tra Sei e Settecento, quando la chitarra si diffonde rapidamente nelle aristocrazie europee. A brani raffinati ancora scritti in forma di intavolatura si affiancano i primi libri di accordi, subito accolti da musicisti dilettanti e nella musica popolare. Ma, negli stessi anni, virtuosi come Francesco Corbetta, Robert de Visèe e gli spagnoli Gaspar Sanz e Santiago de Murcia arricchiscono la tecnica interpretativa ed il repertorio solistico.  Sarabande e minuetti, bourrées e gighe diventano così stilizzate che il passo scandisce un moto tutto interiore.Perfezionato attraverso una lunga ricerca filologica, lo stile interpretativo di Lislevand promette di restituire le tipiche sonorità barocche. Lislevand, infatti, reintroduce nella sua pratica musicale elementi ritmici, di improvvisazione reale e di controllo del timbro, restituendo così al pubblico di oggi il valore della tradizione musicale di un tempo.Sabato 10 maggio, alle 16, un incontro svelerà inoltre storia, segreti e curiosità delle chitarre di Stradivari, una pagina forse meno nota ma non meno importante del percorso artistico del liutaio, il quale, oltre a violini, viole e violoncelli, realizzò anche strumenti a pizzico. Interverranno il collezionista proprietario della chitarra Sabionari, Fausto Cacciatori, conservatore del Museo del Violino e Gianpaolo Gregori, organologo e ricercatore che ha studiato questi strumenti con particolare attenzione. 

Rolf Lislevand nasce a Oslo nel 1961. Dal 1980 al 1984 studia chitarra classica presso l'Accademia di Musica di Stato della capitale norvegese.Entra poi nella Schola Cantorum Basiliensis in Svizzera, dove fino al 1987 prosegue i suoi studi con Hopkinson Smith e Eugéne Dombois e viene successivamente invitato da Jordi Savall a collaborare le sue formazioni Hespérion XX, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations. Forma il gruppo Ensemble Kapsberger e dal 1993 propone nuove concezioni artistiche della musica strumentale del 17esimo secolo, come una revisione della tradizione attuale della musica antica. Le sue interpretazioni delle opere di Kapsberger, Santiago de Murcia, Gaspar Sanz e di compositori oggi meno noti, hanno dato una nuova spinta a tutta una generazione di musicisti. Attualmente si esibisce in diversi festival in Europa, negli Stati Uniti e in Oriente, come solista o direttore del suo gruppo, e si occupa attivamente della sua classe di musica antica a Trossingen (Germania). 

 

L’eredità di Nicolò Amati

Sabato 10 maggio, ore 21, Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona

Rolf Lislevand suona la chitarra Sabionari, 1679, di Antonio Stradivari musiche di

Francesco Corbetta, Gaspar Sanz, Robert De Visée, Santiago de Murcia

Posto unico 10 euro

Informazioni e prevendita biglietti

Museo del Violino (tel. 0372.080.809)

biglietteriamdv@teatroponchielli.it <mailto:biglietteriamdv@teatroponchielli.it

Ingresso Museo: intero 10 euro – ridotto e gruppi 7 euro -  bambini gratis fino a 6 anni

Biglietto concerto: 10 euro



 

1698 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria