Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 21.35

Il maschio nei confronti della donne ha un atteggiamento molesto|Igor Paulinich (CR)

Se non molesto, non esiste affatto corteggiamento. Fidanzamenti ritenuti una presa di proprietà....

| Scritto da Redazione
Il maschio nei confronti della donne ha un atteggiamento molesto|Igor Paulinich (CR)

Il maschio nei confronti della donne ha un atteggiamento molesto| Igor Paulinich (CR)

 Egregio direttore, non esistono più gli uomini di una volta! O, forse, ne esistono ancora, e ne esistono addirittura troppi…

 Scrivo da maschio, e confesso che i miei simili nati con il fiocco azzurro stanno andando incontro alla più grande crisi dalla nascita del genere umano. Uomini prevaricatori. Se non prevaricatori, assenti.

All’approccio con l’altro sesso prende piede un corteggiamento molesto, del tutto anti-empatico con le esigenze della donna.

Se non molesto, non esiste affatto corteggiamento. Fidanzamenti ritenuti una presa di proprietà, in alternativa un diversivo alla partita con gli amici. Matrimoni frutto di calcoli economici gelidi oppure celebrati troppo in fretta, senza capire se una persona è quella che fa per te.

Paternità vissute come un dramma da cui non c’è modo di liberarsi, paternità come un’occasione per assestare un sonoro ceffone alla compagna di vita che ci annuncia un ritardo. Libertà senza regole né complicità oppure privazione assoluta di ogni libertà, lavorativa, economica, morale. Reazioni d’assedio al foglio di benservito dell’avvocato, mille promesse di cambiamento e, all’«ultimo chiarimento» ascia, pistola, coltello, macigno, fiumi di sangue e di parenti in pianto.

Due domeniche fa un tifoso della Fiorentina, di nome Andrea Serrani, procurava all’inviata Greta Beccaglia una grave e volgare molestia a favore di telecamera. Ma forse la giornalista se l’era andata a cercare, indossava jeans molto attillati. Ma infondo non si trattava di una innocente goliardata? Sì, il tifoso è un gigante buono, marito innamorato e padre premuroso. Una vita per il lavoro.

Un ristorante, a Chiaravalle di Ancona, assai avviato e venticinque dipendenti. Lui stesso chiede perdono, non sa cosa gli passava per la testa e un amico presente al fatto senza intervenire, un paio di giorni dopo scriveva alla donna pregando di ritirare la (dovuta) denuncia.

Come in tanti casi un gesto del genere qualifica la persona, quasi fosse la punta di un iceberg, un piccolo neo che nasconde un tumore all’ultimo stadio, così vediamo dal suo sito che l’individuo ha problemi a staccare il cordone ombelicale con quel padre che la prima metà del secolo scorso ci governò con tanti danni e tragedie per un ventennio.

Il maschio deve scoprirsi (e non riscoprirsi) equilibrato: forte ma non violento, protettivo ma non asfissiante, e soprattutto liberarsi di quella rogna di matrice medioevale che gli dà sempre ragione con pochi e piccoli stereotipi delle porcate che combina.

Da maschio provo vergogna per gran parte dei miei simili e sono vicino in particolar modo ai dipendenti del ristorante, che credo, nonostante manifestazioni di solidarietà, non si riprenderà più. E allora perché non nominare una parolina di cui tutti hanno paura? Nazionalizzare! Cambiare nome al locale e identità al vecchio proprietario, che dopo i suoi dovuti anni di detenzione, sono certo, libero dal bacillo patriarcale di cui è stato schiavo finora, uscirà uomo modello di cui poco sopra. Sognando ad occhi aperti, ho parlato.

Igor Paulinich Cremona

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