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Il Mattinale della Cgil del 4 dicembre 2017

I giornali si occupano essenzialmente di politica dando spazio alla costituzione della lista di linistra ‘ Liberi e Uguali guidata da Piero Grasso’

| Scritto da Redazione
Il Mattinale della Cgil del 4 dicembre 2017

Il Mattinale della Cgil del 4 dicembre 2017

I giornali si occupano essenzialmente di politica dando spazio  alla costituzione della lista di linistra ‘ Liberi e Uguali guidata da Piero Grasso’

Il titolo di apertura del Corriere della Sera punta a mettere in mostra la novità del panorama politico italiano: “Grasso-Renzi, sfida a sinistra”. Ieri il debutto a Roma della nuova formazione Liberi e Uguali con il primo discorso programmatico di Pietro Grasso e con il tutto esaurito in sala (gli organizzatori si sono dovuti scusare per la mancanza di spazio per i delegati arrivati da tutta Italia).

 Il presidente del Senato ha spiegato il suo modo di vedere i problemi del Paese e le possibili strategie per superare la crisi evidente della sinistra. Ha anche rivelato di aver ricevuto varie proposte per sistemarsi in collegi sicuri. Ma ha ribadito la sua scelta morale e politica. Il Corriere della Sera, come d’altra parte tutti i principali quotidiani nazionali, mette in evidenza il “passo indietro” dei leader storici, in particolare di Massimo D’Alema (seduto ieri in seconda fila) e Pier Luigi Bersani (sesta fila). Ma è dal Pd che arriva la replica: Renzi sostiene infatti che il passo indietro è tutta una finzione e che comunque la nuova formazione di sinistra non potrà far altro che portare acqua al mulino della Lega di Salvini e di Forza Italia.

La Repubblica introduce anche un terzo protagonista nella sfida a sinistra: Giuliano Pisapia che continua ad insistere su una possibile alleanza con il Pd. Su Repubblica è Claudio Tito a parlare di “grande inganno”. La scelta di un candidato premier – dice Tito – sarebbe andata bene con il sistema maggioritario, ma con la legge elettorale in vigore risulta fuori contesto.

Alla convention dell’Eur ieri era presente anche la leader della Cgil, Susanna Camusso. Ed è il Messaggero, con il reportage di Mario Ajello a puntare i riflettori sul rapporto tra la nuova formazione politica e il più grande sindacato italiano. “Rischio effetto nostalgia, alle urne si conta sulla Cgil” è il titolo del pezzo di Ajello a pagina 5. Ma a parte le previsioni per i prossimi mesi o le consuete dietrologie, il punto essenziale di questo momento – per la Cgil – è la battaglia sulle scelte della manovra economica e sulle pensioni. Nell’intervento conclusivo delle manifestazioni di sabato 2 dicembre, dal palco di Piazza del Popolo, Susanna Camusso ha infatti ribadito la necessità di continuare la pressione sul Parlamento attraverso gli incontri con i vari gruppi politici.

La partita non è affatto chiusa e quello che il sindacato chiede alla politica e in particolare alla sinistra è un’assunzione di responsabilità per le scelte che riguardano milioni di persone e il futuro dei giovani. Sul piatto, in primo piano i rinnovi dei contratti a partire da quelli dei settori pubblici. Il Messaggero apre con la notizia delle novità per gli statali: “Stretta sulle molestie e regali”. Nel nuovo contratto sono previsti infatti licenziamenti immediati in caso di atti gravi a sfondo sessuale e di doni per oltre 150 euro. Intanto si firma per la logistica.

Per quanto riguarda il lavoro da segnalare l’inchiesta de La Stampa sui nuovi schiavi del lavoro. In questo caso si parla dei fattorini in bici, 4 euro l’ora (alle pagine 10 e 11). Sempre dalla prima pagina del giornale torinese prendiamo altri due titoli che descrivono la giornata. Il primo è quello del commento di Federico Geremicca sulla sinistra che si allontana dal governo. L’altro titolo è di cronaca: Nuova inchiesta sul padre della Boschi per il caso Etruria.

 

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