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Il Mattinale della Cgil di Giovedì 10 ottobre 2017

FINE LEGISLATURA, PENSIONI, ALITALIA, BANKITALIA, ARTICOLO 18

| Scritto da Redazione
Il Mattinale della Cgil di Giovedì 10 ottobre 2017

FINE LEGISLATURA. Le aperture di oggi si dividono tra il calcio (o meglio le polemiche sull’antisemitismo tra i tifosi) e lo scontro sulla legge elettorale. Il Corriere della Sera apre con una foto dell’attaccante della Lazio, Immobile, con la maglia raffigurante Anna Frank, ma il titolo più importante riguarda la politica: Legge elettorale, sì alla fiducia, Napolitano accusa. Pressioni su Gentiloni, M5S bendati in piazza, con un racconto di Aldo Cazzullo sulla piazza: “I grillini fischiano un maxischermo” e la vignetta di Giannelli con il “corpo a corpo” tra Renzi e Berlusconi rappresentati in un’alcova. “Dammi il cinque” è il titolo di apertura del manifesto che si riferisce naturalmente ai cinque voti decisivi dei verdiniani. “Verdini e la Lega salvano il governo” è il titolo di Repubblica”, i loro voti decisivi per approvare la legge elettorale. E Napolitano accusa: ci sono state pressioni sul premier. Il commento di Tommaso Cervo è sull’ambiguità padana, mentre Stefano Folli parla di un “triste finale di legislatura”. “C’è la fiducia, ma numeri in bilico” è l’apertura del Messaggero che propone un commento di Marco Gervasoni: “Quel che resta del Parlamento ridotto a piazza” . A proposito del caso Anna Frank un sonoro incastra di nuovo Lotito che ha parlato di “sceneggiata” riferendosi alla sua visita di scuse alla Sinagoga di Roma

PENSIONI. - Il Pd cerca di recuperare terreno sul fronte delle politiche previdenziali, (anche in vista della campagna elettorale). Ora si chiedono sei mesi di tempo per decidere sull’innalzamento dell’età pensionabile. Ieri lo ha chiesto anche il ministro Martina. I sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil sono uniti nella richiesta di ripensare alla radice il meccanismo giudicato “folle” dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. La Corte costituzionale ha espresso intanto il suo giudizio sui ricorsi contro il decreto Poletti sulla rivalutazione delle pensioni. Non è possibile – data la situazione dei conti pubblici – rivalutare le pensioni che sono state bloccate durante il governo Monti

ALITALIA. Per la compagnia aerea si fa avanti il fondo americano Cerberus che sfida la tedesca Lufthansa

BANKITALIA. Domani si deciderà sulla poltrona di governatore della Banca d’Italia. A Porta a Porta è intervenuto ieri sera Matteo Renzi, che ha rilanciato tutti gli attacchi a Ignazio Visco e alla sua gestione. Malignamente, il segretario del Pd ha fatto capire che nei prossimi mesi ci saranno rivelazioni importanti dalla Commissione d’inchiesta. Il presidente del Consiglio, Gentiloni, sembra però intenzionato a tenere duro e a riconfermare Visco

ARTICOLO 18.  CGIL: DISCUTERE LE PROPOSTE DI MODIFICA E RIPRISTINARE LA REINTEGRA

“Ci auguriamo che le proposte di legge in tema di licenziamenti illegittimi, che riprendono quanto contenuto sul tema nella ‘Carta dei diritti universali del lavoro’, possano essere discusse presto in Aula”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti in merito alle proposte presentate ieri da Mdp e Si.

“Abbiamo criticato la disciplina prevista dal decreto legislativo n.23 del 2015, sin dalla sua definizione, contestandone sia i presupposti sia la legittimità costituzionale”. “L’Art. 18 - sottolinea la segretaria confederale - era ritenuto un ostacolo alla crescita dimensionale delle imprese, ma la sua eliminazione non ha determinato nessun effetto in questo senso, così come non ha prodotto un aumento dell’occupazione”.  “Ad essere certa e acclarata, invece, è la grave penalizzazione per i lavoratori, che vedono ridursi le possibilità di tutela e di libertà sul luogo di lavoro, come dimostra la crescita dei licenziamenti”.

“Nonostante la non ammissibilità del nostro quesito referendario, abbiamo continuato a contrastare la normativa, sia - ricorda Scacchetti - attraverso il reclamo alla Corte europea per la violazione dell’art. 24 della Carta sociale europea, sia intervenendo nei singoli casi, come con la vertenza da noi promossa per il licenziamento illegittimo con contratto a tutele crescenti e arrivata a luglio al Tribunale di Roma, che ha poi sollevato la questione di costituzionalità e rinviato alla Corte Costituzionale”.

 “È necessario quindi rimettere mano alle norme sul licenziamento illegittimo, ripristinando la reintegra, modificando il regime dei licenziamenti collettivi e garantendo la giusta tutela processuale”, ciò, conclude Scacchetti, “significa ricostruire un sistema di giusto equilibrio fra poteri diversi, riconsegnando diritti e dignità al lavoro, dopo anni di politiche sbagliate”.

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