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Mattinale della Cgil di Giovedì 2 novembre 2017

PENSIONI. OGGI L’INCONTRO TRA IL GOVERNO E I SINDACATI- PROSEGUE LA CAMPAGNA NAZIONALE DI ASSEMBLEE PER CAMBIARE LA MANOVRA- IL LAVORO E’ ANCORA TROPPO DEBOLE- ILVA. LANDINI (CGIL): COSI’ NON VA- CGIL, CISL, UIL CHIEDONO IL RIFINANZIAMENTO DEL PIANO NAZIONALE AMIANTO

| Scritto da Redazione
Mattinale della Cgil di Giovedì 2 novembre  2017

VERSO IL RINVIO DI SEI MESI IL DECRETO SULL’AUMENTO DELL’ETA’ DI PENSIONAMENTO A  67 ANNI. Circa 15 mila lavoratori. È questo il bacino che potrebbe essere interessato dall'estensione dei lavori gravosi collegate all'Ape sociale nella neutralizzazione - fino al 2026 - dell'adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita. Una platea che potrebbe arricchirsi ulteriormente nell'eventualità in cui, con una modifica all'attuale manovra all'esame del Senato, all’elenco venissero aggiunte anche le categorie dei siderurgici, degli agricoli e dei marittimi. Lo scrive il Sole 24 ore, secondo il quale al momento sembra essere questa l'ipotesi più gettonata tra quelle al vaglio del Governo per dare una risposta alle richieste dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e di una parte della maggioranza che chiedono il blocco dell'aumento dell'età pensionabile. Non è escluso quindi che questa opzione faccia capolino oggi pomeriggio a palazzo Chigi nel corso dell'incontro con i segretari generale di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo fissato dal premier Paolo Gentiloni per affrontare appunto il nodo-pensioni. Ma la partita resta comunque tutta aperta. Anche perché, come ha chiarito più volte nei giorni scorsi la leader della Cgil, Susanna Camusso, non è solo questione di “lavori gravosi”. E’ l’intero meccanismo automatico dell’aumento dell’età pensionabile che va ripensato. Sul rinvio del blocco dell'aumento dell'età di pensionamento a 67 anni dal 2019, il governo è comunque pronto ad un compromesso, anche se il problema non è di semplice soluzione perché lo stop dell'aumento dell'età costerebbe, secondo alcune stime, costerebbe 1,2 miliardi di euro. Sul tavolo, però, c'è una soluzione a "costo zero", già formalizzata in un emendamento del Partito democratico al decreto fiscale. Per adeguare l'età di pensionamento all'aumento di cinque mesi della speranza di vita certificata dall'Istat, serve un decreto direttoriale che, dice la legge, dovrà essere emanato entro fine anno. L'idea è quindi quella di far slittare di sei mesi, a giugno del prossimo anno, l'emanazione del provvedimento. Accanto alle questioni generali sulle pensioni, in campo, nella discussione parlamentare, c’è anche la ridefinizione della governance dell’Inps e del ruolo del presidente Tito Boeri che in questi mesi è stato criticato per il suo stile accentratore e per il suo atteggiamento da politico (spesso è stato lui, piuttosto che i ministri competenti, a dettare le soluzioni).

INTANTO PROSEGUE LA CAMPAGNA NAZIONALE DI ASSEMBLEE PER CAMBIARE LA MANOVRA Durante il mese di ottobre Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato e realizzato una campagna di assemblee in tutti i luoghi di lavoro per informare e confrontarsi sugli incontri in atto con il Governo sui temi della previdenza e del mercato del lavoro. Le assemblee continueranno fino alla prima metà del mese di novembre.

IL LAVORO E’ ANCORA TROPPO DEBOLE. TANIA SCACCHETTI A RADIOARTICOLO1 “Parlare di dignità del lavoro significa parlare di lavoro di qualità, con diritti. Purtroppo il recupero occupazionale, di cui il governo fa sfoggio e che in termini numerici nessuno nega, è determinato quasi esclusivamente dal balzo in avanti dei contratti precari o a tempo determinato, la maggioranza dei quali di durata inferiore ai sei mesi. Ancora lavoro debole, precario e povero”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti ha commentato le rilevazioni 'Occupati e disoccupati' diffuse dall'Istat. Nelle cifre dell'Istituto, aumenta al 35,7% a settembre il tasso della disoccupazione giovanile (+0,6 punti percentuali su base mensile). Il tasso cresce tra i 25-34enni (+0,7 punti), cala tra i 35-49enni (-0,3 punti) e rimane stabile tra gli ultracinquantenni. Sul fronte degli inattivi, il tasso di inattività cresce tra i 25-34enni (+0,2 punti), rimane stabile tra i 35-49enni e cala tra gli over 50 (-0,1 punti). La disoccupazione generale resta ferma all'11,1%. La dirigente della Cgil esprime preoccupazione per “le modifiche e il peggioramento nella composizione dell'occupazione” poiché, sottolinea, “alla crescita degli occupati non corrisponde una crescita analoga dei posti di lavoro standard e delle ore lavorate. Il contratto a tempo indeterminato - spiega - è rimasto sostanzialmente stabile dal 2008 ad oggi e l’aumento del numero dei precari, sommato al part time involontario, produce una cifra record di oltre 4,5 milioni di persone che svolgono un’attività che non hanno scelto e che non vorrebbero, così come calcolato dalla Fondazione Di Vittorio”.

ILVA. LANDINI (CGIL): COSI’ NON VA “Lo diciamo con chiarezza al Governo, ai Commissari e a Mittal: così non va bene. Si ritiri il contenuto della procedura e si avvii un confronto vero che coinvolga tutti i soggetti interessati, comprese le Confederazioni e le Istituzioni regionali e territoriali”. È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini in merito all’incontro con Fim, Fiom e Uilm che c’è stato martedì con i Commissari straordinari di Ilva e da ArcelorMittal presso il Ministero dello Sviluppo Economico. “Il tavolo riparte dalla procedura art. 47 sospesa lo scorso 9 ottobre, i cui contenuti erano stati giudicati, anche dal Ministro Calenda, non accettabili. Come dichiarato sia da Cgil, Cisl, Uil confederali che dalle categorie interessate – ricorda Landini – la condizione per poter svolgere un vero e libero negoziato è che i contenuti di quella procedura siano ritirati”.

CGIL, CISL, UIL CHIEDONO IL RIFINANZIAMENTO DEL PIANO NAZIONALE AMIANTO Lo scrivono in una nota unitaria i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Angelo Colombini, Silvana Roseto . Nell’attuale testo del Disegno di Legge di Bilancio 2018-2020 manca qualsiasi riferimento al finanziamento degli interventi a favore del Piano Nazionale Amianto, che con la delibera della Conferenza Unificata Stato Regioni e Autonomie Locali del 5 maggio 2016 è stato assunto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Comitato Interministeriale e Interistituzionale Sanità, Ambiente, Lavoro, Giustizia, Economia, Regioni ed ANCI. Dopo 25 anni della legge 257/92  del bando all’amianto è stato bonificato meno del 20% dell’amianto presente in Italia, mentre i decessi a causa dell’amianto continuano ad essere di oltre 3.000 persone ogni anno. CGIL CISL UIL ritengono che la Legge di Bilancio 2018-2020 in continuità con gli interventi del 2014, dopo la bruciante delusione delle conclusioni del processo Eternit, debba significare un forte rilancio della lotta all’amianto e a favore della prevenzione e della cura delle vittime.

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