Domenica, 05 maggio 2024 - ore 12.12

Il Pd è oggi una ‘armatura’ che comprime spinte e valori della sinistra | G. Azzoni

Purtroppo ho l’impressione che il Pd oggi comprima ,soffoca e paralizzo queste spinte e valori

| Scritto da Redazione
Il Pd è oggi una ‘armatura’ che comprime  spinte e valori della sinistra | G. Azzoni

Signor direttore, le lettere al giornale dell’amico Giorgino Carnevali, con le loro spigolose annotazioni e battute, spesso offrono spunto non banale di riflessione. Quella sul «Pd di valori o di interessi?» mi induce ad un commento, anche basato sul vissuto politico personale. Da pervicace marxista, sin da ragazzo militante Pci basato sul vissuto politico personale., ho ritenuto valido, se pur sofferto, il passaggio al Pds, poi Ds.  Sono stato anche assertore convinto dell’Ulivo con Prodi. Non mi ha invece convinto e non ho condiviso la fusione fredda del Pd. L’Ulivo era una alleanza (aperta ad esiti che potevano maturare) tra forze storicamente avverse ma che avevano in comune valori, sentimenti, razionali convincimenti relativi a prospettive di solidarietà e cambiamento sociale. Forze che prendevano atto e facevano tesoro della storia reale, compreso - per quelli come me - il fallimento e le aberrazioni di quanto conseguì alla rivoluzione leninista, senza però perdere di vista la critica di fondo ad assetti basati su ‘mercato e profitto’ eletti a valori eterni, esclusivi, indiscutibili e da restaurare laddove contrastati.  Insomma era una risposta che riprendeva finalmente quanto espressero insieme sinistre e cattolici nella Resistenza e nella Costituente, e rilanciava radicali innovazioni, ognuno nel proprio campo, come quelle espresse a suo tempo da Berlinguer, da Bobbio ed oggi da papa Bergoglio (mi si perdoni se sono costretto, per farmi capire in poche righe, a simili sbrigative formulazioni). Purtroppo ho l’impressione (e ne trovo conferma nella citata lettera di Giorgino Carnevali) che il Pd sia oggi una ‘armatura’che comprime, soffoca e paralizza spinte e valori che metterebbero in discussione gli attuali assetti economico –sociali favorendo il prevalere delle forze oggi dominanti. Fino al punto da chiamare ‘riforme’la cancellazione di conquiste storiche della lotta delle classi subalterne (che ancora esistono, e come) e da voler torcere in questo senso la Costituzione.

Giuseppe Azzoni (Cremona)             

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La lettera di Giorgino Carnevali

Sig. direttore, «per me i partiti sono come i taxi: li utilizzo, pago il dovuto, e scendo». Mica uno qualunque l’ha detto, è stato il Mattei Enrico da Matelica. Capiamoci e parliamoci chiaro, ragazzi; mica che il ‘culminare’(fare uso di supposte esplosive) di un partito come il Pd sia codesto? Io non ci sto. D’altronde, noi poveri elettori (col bene che gli vogliamo ancora a questo partito, benché le fila si stiano paurosamente assottigliando, alla faccia di quel 41%) non disponiamo di alcun mezzo certo per verificare la realtà dei fatti. In tutto ciò chi avrà ragione? Secondo me è la durata, e solo quella, che conferirà autenticità ad un progetto (il Pd), un partito partito da così lontano, soprattutto composito da crani e cuori pulsanti difficilmente amalgamabili, non tanto per il loro incontrovertibile Dna, piuttosto per quell’arrivismo sviscerato. Arrivisti, presuntuosi, poco propensi al servizio della collettività, al bene comune, infine antagonisti. Gente che non da nulla se non ricambiata. Un vero incubo che non avendo fine, diventa la realtà.

Giorgino Carnevali (Cremona)

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