Venerdì, 10 maggio 2024 - ore 14.37

Berlusconi negazionista|di RAR

| Scritto da Redazione
Berlusconi negazionista|di RAR

L’ultima sortita del pregiudicato Berlusconi è di una inaudita gravità, coinvolge un popolo e offende la Storia e la Verità. Ora è scattato il corollario della viltà, negando l’evidenza che abbiamno registrato in TV; Berlusconi ha accusato il popolo tedesco di sostenere che i campi di concentramento non sarebbero mai esistiti. E’ il reato di negazionismo,  una corrente che consiste in un atteggiamento storico-politico che, utilizzando a fini ideologici-politici modalità di negazione di fenomeni storici accertati, nega contro ogni evidenza il fatto storico stesso.

Norme antinegazioniste sono state introdotte anche nella legislazione della Nuova Zelanda. In genere è prevista come pena la reclusione, che in alcuni paesi può arrivare fino a dieci anni. Negare la è certamente un reato, innanzitutto contro la Storia e contro la Verità; perseguire il negazionismo “ope legis” renderebbe quel minimo di giustizia che i perseguitati di tutte le razze e di tutte le religioni e di tutte le culture hanno diritto ad avere. Cosa vorrebbe negare il negazionismo? I campi di concentramento, i forni crematori, le camere a gas, le sperimentazioni mediche in vivo? Vada per una legge che con rigore persegua chi attenta alla Verità che la Storia ha già certificato. E dovrebbe trattarsi di una legge “retroattiva”, che punisca anche i negazionisti che tali si sono dimostrati, con dichiarazioni estemporanee; una legge che, paritariamente e indistintamente, metta nel medesimo calderone tutti i personaggi, di maggiore o minore rilevanza, che negano o hanno negato le brutture ordite dal nazismo e dallo schiavetto fascismo.

Di negazionismo può essere incolpato lo stesso Berlusconi, che adesso rivolge l’accusa al popolo tedesco per i suoi fini elettorali non sapendo cosa fare per arginare la sconfitta annunciata alle imminenti europee. Berlusconi negazionista per avere affermato: “Un’ affermazione del genere nega le leggi razziali, nega i treni con carri bestiame con dentro stipati gli ebrei del ghetto romano, che partivano dalla stazione Tiburtina all’ alba; la destinazione finale era nei campi di concentramento tedesco e non una amena isoletta. I suoi fedelissimi hanno fatto quadrato intorno al loro signore e padrone, condividendo l’accusa rivolta al popolo tedesco, per la quale meriterebbero una pesante condanna.Viene da chiedersi: “Cosa aspettano al PPE (Partito Popolare Europeo) dove risulta associato il partito dell’attuale pregiudicato, FI, con in testa il capo-padrone, unico e vero negazionista conclamato, a cacciare via dallo stesso PPE partito e capo-padrone, non fosse altro per non trovarsi inquinati dalla loro presenza.



Rosario Amico Roxas

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