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Il primo gennaio 2002 entra in vigore l’Euro : breve storia

I 19 paesi europei della Zona euro : Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagn

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Il primo gennaio 2002 entra in vigore l’Euro : breve storia

Il primo gennaio 2002 entra in vigore l’Euro : breve storia

I 19 paesi europei della Zona euro : Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna.

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L'euro (AFI: /Ëuro/; plurale invariabile oppure, meno comunemente, euri; EUR o €) è la valuta comune ufficiale dell'Unione europea (nel suo insieme) e quella unica attualmente adottata da 19 dei 28 Stati membri dell'Unione aderenti all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (UEM), ossia Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. L'ultima nazione ad aver adottato la valuta è stata la Lituania, il 1º gennaio 2015.

Il complesso di questi Paesi, detto informalmente zona euro (o anche eurozona o eurolandia), conta una popolazione di oltre 335 milioni di abitanti; prendendo in considerazione anche quei paesi terzi che utilizzano divise legate all'euro, la moneta unica interessa direttamente oltre 480 milioni di persone in tutto il mondo.

In aggiunta ai membri dell'eurozona, la moneta unica europea è utilizzata anche in altri sei Stati europei, a seguito di accordi internazionali o a seguito dell'adozione unilaterale. Quattro microstati, ossia Andorra, la Città del Vaticano, il Principato di Monaco e San Marino, hanno adottato l'euro in virtù delle preesistenti condizioni di unione monetaria con Paesi membri della UE. Infine anche il Montenegro e il Kosovo hanno adottato unilateralmente l'euro.

L'euro è la moneta ufficiale anche in tutti i dipartimenti d'oltremare e le collettività d'oltremare francesi: Mayotte (Africa), Riunione (Africa), Guadalupa (Nordamerica), Martinica (Nordamerica), Saint-Pierre e Miquelon (Nordamerica), Saint Barthélemy (Nordamerica), Saint-Martin (Nordamerica), Guyana francese (Sudamerica). L'euro è la valuta corrente anche a Ceuta e Melilla, città autonome spagnole in nord Africa, nelle Canarie, comunità autonoma della Spagna in nord Africa, nei possedimenti spagnoli del nord Africa (Plazas de soberanía) e nelle regioni autonome del Portogallo Azzorre e Madera.

La nascita ufficiale della moneta unica europea avvenne il 1º gennaio 1999, con un comunicato del Consiglio dei Ministri europei.

Il debutto dell'euro sui mercati finanziari risale al 1999, mentre la circolazione monetaria ebbe effettivamente inizio il 1º gennaio 2002 nei dodici Paesi dell'Unione che per primi hanno adottato la nuova valuta. La moneta è suddivisa in 100 centesimi.

L'euro è amministrato dalla Banca centrale europea, con sede a Francoforte sul Meno, e dal Sistema europeo delle banche centrali; il primo organismo è responsabile unico delle politiche monetarie comuni, mentre coopera con il secondo per quanto riguarda il conio e la distribuzione di banconote e monete negli stati membri.

Lo stesso argomento in dettaglio: Questioni linguistiche relative all'euro e Simbolo dell'euro.

Le specifiche del simbolo che rappresenta l'euro.

Il nome "euro" fu adottato dal Consiglio europeo di Madrid del 1995 per rimpiazzare la sigla ECU (dall'acronimo inglese European Currency Unit, o "Unità di conto europea"), sino a quel momento utilizzata nei trattati e che dal 1978 indicava una valuta scritturale di uso interbancario. Il nome doveva essere semplice, unico e invariabile. È probabile che tale denominazione derivi dall'uso, invalso negli ambienti finanziari britannici, di riferirsi alla vecchia moneta scritturale con l'espressione Euro-currency, dove Euro sta per european: si tratterebbe dunque di un anglicismo, anche se in Italia viene percepito come un accorciamento, in analogia con altre parole che, con composizione neoclassica, usano il confisso euro-, tratto da Europa (europarlamentare, eurovisione ecc.).

In alcune lingue si usa normalmente il plurale o il partitivo del nome (esempio: Spagna, Francia, Portogallo), nonostante il sostantivo "euro" sulla cartamoneta resti neutrale e non mostri forme plurali.

La denominazione ecu, indicata nell'articolo 3º del trattato di Maastricht, fu scartata per diverse ragioni linguistiche. Aveva un senso in inglese, la lingua nella quale era espresso, e in francese, perché la parola écu vuol dire scudo, che era un'antica moneta della Francia. La denominazione, quindi, non aveva alcun richiamo per gli altri paesi. Ci fu poi il "problema della vacca tedesca": i tedeschi avrebbero dovuto chiamare un ecu ein Ecu, che suonava come eine Kuh, cioè, appunto, "una mucca".

Il codice internazionale a tre lettere (in base allo standard ISO 4217) dell'euro è EUR. È stato disegnato anche un simbolo (glifo) speciale per l'euro (€). Dopo che un sondaggio pubblico aveva ristretto la scelta a due, fu la Commissione europea a fare la scelta finale. Il vincitore era ispirato dalla lettera greca epsilon (ε), così come a una versione stilizzata della lettera "E".

L'euro è rappresentato nel set di caratteri Unicode (esadecimale 20AC o decimale 8364, codice mnemonico HTML: €) così come nelle versioni aggiornate dei tradizionali set di caratteri latini. Le nazioni occidentali dovrebbero passare dall'ISO 8859-1 (Latin 1) all'ISO 8859-15 (Latin 9) o, ancora meglio, a UTF-8 per poter rappresentare questo carattere.

Il "nome unico" ha in realtà due varianti: la prima riguarda la lingua greca, la seconda la lingua bulgara. La Grecia ottenne subito di poter chiamare la moneta unica Ευρoin caratteri ellenici. La Bulgaria ottenne durante le negoziazioni per il Trattato di Lisbona di chiamare la moneta unica  in caratteri cirillici.

Storia dell'introduzione dell'euro

Le fasi di transizione dalle monete locali all'euro vennero stabilite dalle disposizioni del Trattato di Maastricht del 1992 relative alla creazione dell'Unione economica e monetaria.

Per poter partecipare alla nuova valuta, gli stati membri dovevano rispettare i seguenti criteri, informalmente detti parametri di Maastricht:

-un deficit pari o inferiore al 3% del prodotto interno lordo;

-un rapporto debito pubblico/PIL inferiore al 60%;

-un tasso di inflazione non superiore di oltre 1,5 punti percentuali rispetto a quello medio dei tre stati membri a più bassa inflazione;

-tassi d'interesse a lungo termine non superiori di oltre 2 punti percentuali rispetto alla media dei tre stati membri a più bassa inflazione;

-appartenenza per almeno un biennio al sistema monetario europeo.

In fase di accettazione, vennero compresi anche gli stati membri i cui parametri avevano dimostrato la tendenza a poter rientrare nel medio periodo all'interno dei criteri stabiliti dal Trattato. In particolare, all'Italia e al Belgio fu permesso di adottare subito l'euro anche in presenza di un rapporto debito/PIL largamente superiore al 60%.

Fra i paesi che avevano chiesto l'adesione alla moneta unica sin dal suo esordio, la Grecia era l'unica che non rispettava nessuno dei criteri stabiliti; fu comunque ammessa due anni dopo, il 1º gennaio 2001, e l'introduzione fisica della nuova valuta nel paese avvenne contemporaneamente rispetto agli altri undici paesi.

 I tassi di cambio tra le varie divise nazionali e l'euro furono determinati dal Consiglio europeo in base ai loro valori sul mercato al 31 dicembre 1998,n modo che un ECU (European Currency Unit, Unità di valuta europea) fosse pari a un euro. Essi non furono stabiliti in una data precedente a causa della composizione particolare dell'ECU, il quale era una unità di conto che dipendeva da un paniere di valute comprendenti anche quelle che, come la sterlina inglese, non avrebbero fatto parte dell'euro.

In Italia l'euro venne sperimentato per la prima volta nei comuni di Fiesole e Pontassieve per sei mesi a partire dal 1º ottobre 1999.

Allargamento della zona euro

L'euro è entrato in vigore per la prima volta il 1º gennaio 1999 in undici degli allora quindici Stati membri dell'Unione; a questi si aggiunse la Grecia, che rientrò nei parametri economici richiesti nel 2000 e fu ammessa nell'eurozona il 1º gennaio 2001. In questi primi dodici Stati l'euro entrò ufficialmente in circolazione il 1º gennaio 2002 sotto forma di monete e banconote.

Nel 2006 un tredicesimo Stato, la Slovenia, entrata nell'Unione nel 2004, dimostrò di possedere i parametri economici necessari per l'adesione alla divisa comune e fu ammessa nella zona euro il 1º gennaio 2007. Pochi giorni dopo, il 15 gennaio, il tallero sloveno fu ufficialmente considerato fuori corso. Con procedura analoga, nel 2007 Malta e Cipro, in virtù dei propri parametri macroeconomici soddisfacenti, vennero a loro volta ammessi nella zona euro. L'introduzione della divisa comune nelle due isole mediterranee è avvenuta il 1º gennaio 2008; il 1º gennaio 2009 è invece la volta della Slovacchia.

Nel 2010 l'Estonia fu la prima delle repubbliche baltiche a soddisfare i requisiti economici richiesti dall'Unione europea e la sua richiesta di adesione alla moneta unica venne accettata con effetto dal 1º gennaio 2011. Il 1º gennaio 2014 anche la Lettonia adotta l'euro come valuta ufficiale, diventando così il diciottesimo paese dell'eurozona e il secondo del gruppo degli Stati baltici ex URSS. Il 23 luglio 2014, dopo aver verificato il rispetto dei requisiti economici da parte del paese, il Consiglio accetta la richiesta della Lituania di adottare l'euro La moneta entra in circolazione nella repubblica baltica dal 1º gennaio 2015.

 

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