Sabato, 04 maggio 2024 - ore 04.35

Il punto di Rosario Amico Roxas. Il diritto e la Giustizia

Pubblichiamo l’analisi di Rosario Amico Roxas

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. Il diritto e la Giustizia

Dovrebbero camminare di pari passo, integrandosi a vicenda e regolamentando i rapporti tra cittadini e tra gli stessi cittadini e lo Stato. Accade, però, che certi furbacchioni, in odore di comprovata delinquenza, giungano nelle stanze dei bottoni, pronti e disposti a trasformarle in “stanze dei bottini”. Accade, anche, che il diritto e la Giustizia si scontrino in una diatriba dove si cerca di imporre il primato dell’uno o dell’altra.

È fuori di ogni dubbio che il primato spetta alla Giustizia, in quanto ha il fondamento non nell’uomo, ma nella realtà naturale, come principio ideale, mentre il diritto è elaborato dagli uomini attraverso le leggi, che molto spesso vengono approvate in funzione di interessi più privati che del bene comune. Accade che un reato venga azzerato dalla prescrizione prevista dalla legge e, quindi, dal diritto. Il reato prevede un colpevole e una vittima, con l’azzeramento per prescrizione si salva il colpevole e si penalizza la vittima, che non troverà nessuna giustizia che tuteli i suoi diritti.

/Quando poi la legge che restringe i termini della prescrizione viene elaborata da un governo, presieduto da un presidente che della prescrizione si servirà per primo per uscire indenne dal procedimento penale che minaccia di travolgerlo, allora, oltre al vulnus contro la Giustizia emerge anche il conflitto di interessi, che mette il colpevole nella condizione di modificare il diritto a suo piacimento e nel suo esclusivo interesse, penalizzando le vittime del reato contestato.

L’idea di modificare il concetto di Giustizia offende la dignità umana, perché contribuisce a rafforzare la ragione del più forte, in grado di modificare le leggi, affinché possa essere modificata la Giustizia. Compito dei sistemi sociali che tutelano i diritti di tutti i cittadini, senza discriminazioni di censo, cultura, religione, è quello di modificare il diritto, per renderlo accessibile a tutti, punendo i reati e obbligando al risarcimento dovuto a quanti hanno subito i torti da parte del più forte o del potente di turno.

Solo per un paio di giorni è emersa l’esigenza di mettere mano alla iniqua legge sulla riduzione dei termini di prescrizione, voluta dai governi Berlusconi, della quale lo stesso Berlusconi ha goduto in parecchi procedimenti penali; dopo pochi giorni si preferisce non parlarne più, perché l’attuale governo è politicamente succube sempre del medesimo Berlusconi, malgrado stia scontando una condanna penale, ma risorto dalle sue ceneri per incomprensibile volontà dell’attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Rosario Amico Roxas

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