Sabato, 04 maggio 2024 - ore 11.22

Il punto di Rosario Amico Roxas. ‘Noi con Salvini’. Ma ‘Noi’… chi?

Il nostro opinionista all’attacco del leader della Lega Nord, prima razzista verso il Sud, poi a caccia di voti proprio nel Mezzogiorno

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. ‘Noi con Salvini’. Ma ‘Noi’… chi?

La Lega non finisce di stupire; aveva cominciato con i fucili di Bossi & Co., che finirono con il fare cilecca, travolti dal figlio prediletto del senatur, quel Renzo definito “il Trota” dallo stesso padre, pluriripetente alla maturità, ma plurilaureato, prima ancora di iscriversi, presso un’università albanese, ovviamente grazie al denaro pubblico.

Tutti inquisiti per uso e abuso dei rimborsi elettorali, investiti, a titolo personale, in fondi della Tanzania e in brillanti grezzi. Al processo penale intestato a tali profittatori delle pubbliche finanze, la stessa Lega, guidata da Matteo Salvini, non si è costituita come parte lesa, in modo da addomesticare l’esito di un processo che in una nazione civile si sarebbe già svolto con condanne esemplari.

Evidentemente Salvini ha barattato la non richiesta di inserire la Lega tra le parti lese con la sua incolumità, perché in quel guazzabuglio di spese personali, che comprendevano anche rimborsi per mutande rigorosamente verdi, con le mani in pasta c’erano proprio tutti.

Ritrovata una verginità ricostruita chirurgicamente, Matteo Salvini ha toccato con mano i limiti del potenziale elettorale, pur martellando gli elettori con presenze quotidiane nel vari talk addomesticati.

Nell’auspicata macroregione del Nord, la Lega non può raggiungere quote di governo, per cui urge un’alleanza con un Berlusconi in caduta libera, scivolato nei sondaggi a una cifra non superiore all’8%. Così il 15% della Lega, sommato all’8% di Forza Italia, non offre alcuna garanzia di entrare in quota, neanche con l’apporto di Fratelli d’Italia e della Destra di Storace; ci vorrebbe la riconversione di Alfano, ma aggiungerebbe solo pochi decimali e porterebbe con sé una lunga serie di inquisiti per corruzione e altri reati finanziari.

Così il povero Matteo (Salvini, non quell’altro!) si è armato di coraggio e ha sfidato il Mezzogiorno d’Italia, portando la novità inusitata dei circoli battezzati Noi con Salvini; ma “Noi”… chi? l’appello, in vero patetico, è rivolto gli elettori del Sud, con particolare riferimento a quel 45% di elettori potenziali che disertano le urne, a imitazione della manovra berlusconiana di organizzare L’Esercito di Silvio, pronto alla pugna.

Ha battuto le piazze del Meridione d’Italia, inalberando lo slogan Prima il Nord!, e con tale slogan vorrebbe convincere, innanzitutto, sé stesso, e poi sconfiggere l’indifferenza e attirare gli elettori meridionali a fortificare una lista e un partito che, da programma prioritario, intende sodomizzare gli interessi del Meridione d’Italia a vantaggio delle lobby di potere del Nord, in mano alle mafie che dal profondo Sud si sono trasferite nel profondo Nord, che si appresta a diventare profondo Sud d’Europa.

Forse Salvini si illude che queste mafie possano incidere sull’elettorato meridionale, come accadde con quel famoso 61 a 0 ottenuto da Forza Italia in Sicilia, quando la mafia non si era ancora trasferita al Nord, non essendoci più nulla da raccattare in questo Sud abbandonato… anche dalla mafia.

Un risultato Salvini lo ha ottenuto; è riuscito, da solo, a risollevare le sorti dei mercati ortofrutticoli, stimolando le vendite di uova scadute nei limiti consentiti dalle leggi e ortaggi vari, con prevalenza di pomodori marci, tutti finiti nei palchi comiziali della Lega, con Salvini in precipitosa fuga.

Rosario Amico Roxas

1223 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria