Domenica, 28 aprile 2024 - ore 14.55

Il punto di Rosario Amico Roxas. Quando Gasparri non sa tacere

«Se Gasparri avesse taciuto, avrebbe lasciata aperta l’ipotesi di un suo, sia pure modesto, quoziente intellettivo»

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. Quando Gasparri non sa tacere

L’atteggiamento scandalizzato di Maurizio Gasparri, autorevole portavoce del noto pregiudicato Berlusconi, a proposito della copertura delle statue di nudi, suscita solamente una profonda pena; se Gasparri avesse taciuto, avrebbe lasciata aperta l’ipotesi di un suo, sia pure modesto, quoziente intellettivo; ma ha parlato, esibendo un’autorevolezza mai posseduta, per condannare la copertura di quelle statue e chiedendo i nomi dei responsabili da portare alla pubblica gogna; proferendo quei j’accuse ha eliminato ogni dubbio: il quoziente intellettivo di Gasparri naviga verso lo zero assoluto, con l’aggravante della malafede.

È proprio di malafede che dobbiamo parlare, perché l’ineffabile e inesauribile produttore di idiozie, sparge accuse di servilismo italico, mentre finge di dimenticare il vergognoso servilismo del suo signore e padrone Berlusconi, che di servilismo opportunista è sempre stato il corifeo. Era presidente del consiglio (rigorosamente minuscolo) quando si prostrò umile al cospetto di Gheddafi, sbilanciandosi in un baciamano che è troppo generoso definire falso e bugiardo, opportunista e traditore; anche traditore, perché dopo quel servile baciamano, nulla fece per impedire che forze europee inseguissero lo stesso Gheddafi del baciamano e lo giustiziassero, trattandolo come un guitto in fuga. Ma Gasparri dimentica e non ricorda o spera che gli italiani abbiano dimenticato; ma così non è e siamo qui per dimostrarlo. Ribadisco che era presidente del consiglio malauguratamente in carica, rappresentava l’Italia ed era l’Italia che si inginocchiava davanti a Gheddafi omaggiandolo di un patetico baciamano.

Altro patetico baciamano ci riservò Berlusconi, quando in visita ufficiale in Vaticano fece il baciamano a Benedetto XVI, come se l’Italia intera non avesse in mente altra forma di sudditanza a quel Vaticano, per grazia di dio finito con una dimissione che sapeva di sottrazione da responsabilità. Che dire poi delle corna esibite in una foto ufficiale del G8, sempre nella pubblica veste di presidente del consiglio. Tutto il resto di cui Gasparri non parla, riguarda la vita privata dissipata del Berlusconi che ha saputo trascinare l’Italia oltre i limiti della decenza. Ma questo, Gasparri, non lo dirà mai… «Tiene famiglia!».

Rosario Amico Roxas

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