Sabato, 04 maggio 2024 - ore 09.31

Il punto di Rosario Amico Roxas. Se il Reich avesse controllato…

Il nostro opinionista sullo scandalo Volkswagen in Germania

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. Se il Reich avesse controllato…

Se il Reich nello specifico, ma lo Stato in generale, esercitasse e avesse esercitato il diritto/dovere di controllare i regimi fiscali, finanziari e operativi delle aziende che gravitano nel suo territorio, lo scandalo della Volkswagen in Germania non avrebbe le dimensioni che sta assumendo, tali da stroncare la più importante azienda automobilistica d’Europa e del mondo.

È più che probabile che sotto sotto ci siano manovre speculative da parte della concorrenza che opera in un regime liberista, nel quale l’assenza dello Stato finisce con il favorire manovre speculative.

Ma, in ogni caso, tutto ricade nell’assenza del controllo statale, che, secondo il liberismo innestato dal capitalismo e dall’imperialismo, deve rimanere estraneo alle manovre di mercato, nella pia illusione che il mercato di regolamenta da solo.

Si è visto come l’assenza dello Stato, in Italia predicata e messa in atto dai governi Berlusconi, favorisca il generale pregresso e lo sviluppo!

È così che nascono e vengono favoriti le evasioni fiscali, le corruzioni, i falsi in bilancio, le turbative d’asta, i ladrocini, ormai non più occulti, bensì generalizzati.

Si tratta di una moderna criminalità che non trova ostacoli in uno Stato che esercita il suo diritto/dovere di controllo; è una criminalità che da organizzata è diventata istituzionalizzata, la cui regia non è più di pertinenza delle varie “cupole” mafiose, bensì degli uomini-chiave che sono riusciti a entrare nelle posizioni strategiche delle istituzioni.

Il Reich tedesco pagherà a carissimo prezzo l’assenza del controllo, pur avendone avuto tutte le ragioni, ma ha preferito tacere, con una sorta di omertà che difficilmente potrà essere messa a tacere, e se dovesse accadere sarebbe lo scandalo più grave del secolo.

Sulla medesima strada si ritrovano tutte le nazioni occidentali che hanno abbracciato il liberismo; a cominciare dagli Stati Uniti, dove i repubblicani premono per tornare ad amministrare la Casa Bianca, come ai vecchi tempi della consorteria Bush (padre, figlio e adesso anche il fratello).

In Italia non stiamo per niente meglio; abbiamo ancora l’ombra infelice di Berlusconi che agisce e opera per interposta persona e si sta organizzando per… perdere le elezioni nazionali.

Renzi è l’asso nella manica delle pretese dell’ex premier Berlusconi, che si alleerà con Salvini per fargli perdere le elezioni, e di questo gli siamo grati; l’alternativa sarà Renzi, con la scusante di non dare il potere in mano a Grillo. Con la vittoria di Renzi sarà Berlusconi il vero deus ex machina che deciderà le sorti della nazione e di sé stesso. Così tornerebbe il liberismo con lo Stato “leggero” che si occuperà di sanatorie, condoni e scudi fiscali, tutto per proteggere il capitalismo, che non gradisce il sistema democratico, privilegiando uno Stato autoritario che controlla le masse.

L’esempio della Germania non servirà a chiarire i limiti democratici del liberismo, neanche quando altri scandali seguiranno quello attuale, perché la mobilitazione è generalizzata per coprire, con colpevoli silenzi, i danni che verranno e che colpiranno l’intera Europa, ma quello che più preoccupa sono i possibili risvolti che potrebbero ledere i principi democratici.

Rosario Amico Roxas

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