In ricordo di Giancarlo Ceruti | Gigi Rossetti
Ciao Ceruti, anche dal distante di questi anni, non sará lieve sapere che non ci sei piú.
Ma con la forza della tua esistenza, una certezza l'abbiamo nell'animo: non ci lascerai soli, continua a lottare duro e pedalare forte anche per noi.
Bambino e ragazzo a cavallo dei tempi che cambiavano, ero oltre e fuori quel tuo formidabile mondo operaio forgiato nei '50-'60-'70,
ma grazie a quelli come Te ho avuto il privilegio di vederlo, sentirlo, respirarlo nei tanti frammenti di vita quotidiana che hai condiviso con il mio Papá.
E quello sguardo mi ha svelato una volta per sempre chi siamo e da dove veniamo, mi ha dato le radici e le ali, mi ha insegnato tutto ció che conta davvero.
Quelli come Te nel segno glorioso della grande FIOM hanno onorato e liberato la storia e la vita della Classe Operaia.
Hanno incarnato e praticato la fede laica nell'Umanitá dei liberi ed eguali.
Che si anima di coscienza e dignitá personale, di confronto e di lotta collettiva, ma anche di giochi, battute e risate, di corse in bici sulle strade della Vita.
Se esiste un'altra dimensione, ora lí ci ritroverai il tuo popolo di donne e uomini figli del lavoro, semplici e tribolati, umili e fieri.
Lá ritroverai anche il nostro Mario che era il vostro Fedele, che tanto ti stimava per il rigore intelligente e altrettanto godeva della tua personalitá esuberante.
E allora ricomincerete il vostro giro di discussioni e risate, di allusioni ironiche e pacche sulle spalle, da un discorso di Trentin a uno scatto di Merkx, e quella volta in Tecnomatic e quella storia dell'accordo... tra una fetta di frittata e una bottiglia di rosso.
Grazie, Ceruti! , un saluto a pugno chiuso e un abbraccio a tutti e tutte quelli che hai amato e che ti hanno voluto bene
Gigi Rossetti
Cremona 31 marzo 2020