Martedì, 30 aprile 2024 - ore 16.45

Infortuni 2014. Cremona al 3° posto con 10 vittime.

L’ Osservatorio Indipendente di Bologna ha reso noto i dati

| Scritto da Redazione
Infortuni 2014. Cremona al 3° posto con 10 vittime.

Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Indipendente di Bologna, in Lombardia è stato un anno nero sul fronte degli infortuni sul lavoro, con la regione segnata dal primato negativo di vittime, 76, in aumento del 12.5 per cento rispetto al 2013. E Cremona, con dieci vittime, si colloca purtroppo al terzo posto della classifica tragica delle morti bianche. Subito dopo Mantova (13) e Brescia (16). Province, il Cremonese, il Bresciano e il Mantovano, che superano, per numeri di decessi, Milano, dove le tragedie negli ultimi dodici mesi sono stati sette. Quattro a Monza-Brianza, quattro a Como, otto a Pavia, cinque a Bergamo e a Varese,quattro gli incidenti mortali rilevati a Sondrio. A Lecco, infine, non sono stati registrati decessi sul lavoro.

In tutta Italia, scrive ancora l’Osservatorio Indipendente di Bologna, nel 2014 sono morti sui luoghi di lavoro 660 lavoratori, con un aumento, rispetto al 2013, superiore al dieci per cento. Drammatici anche i numeri snocciolati da Anmil: si sono verificati 549.000 infortuni con un calo solo di 27.000 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli infortuni sono diminuiti molto di più per gli uomini (meno 5,6 per cento) che per le donne (meno 2,8%). E solo il 2,5 per cento del calo infortunistico è imputabile alla crisi economica e alla riduzione del monte ore lavorate. «Ora — ha commentato il presidente dell’Anmil, Franco Bettoni — occorre che il governo si impegni nelle politiche della sicurezza, della prevenzione e della tutela per gli infortunati, potenziando e non semplificando le attività ispettive e di vigilanza mentre continua ad essere ancora incompleta l’attuazione del Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro del quale più di venti provvedimenti attuativi attendono una firma». Allo stesso tempo, Anmil chiede fortemente che venga rimessa mano n modo organico alla normativa sull’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ritenuta «assolutamente inadeguata».

L’auspicio è che le deleghe per la semplificazione e la razionalizzazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro possano essere l’occasione per aggiornare il quadro ormai anacronistico in tema di assicurazione per malattie professionali e infortuni

Fonte: Anmil

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