Caro Matteo Renzi, colgo l’occasione per raccontarle una favola, anche se non abbiamo più l’età. C’era un tacchino che pensava di essere uno splendido pavone attorniato da tante pappagalle e alcuni pappagalli. Quando li intervistano rispondono: ieri abbiamo fatto un tavolo per risolvere i problemi, oggi faremo un tavolo per risolvere i problemi, domani faremo un tavolo per risolvere i problemi: ho il dubbio che facciano concorrenza all’Ikea... E poi pensarono: perché non tagliamo i fondi agli ammalati di Sla? ...Le pongo alcune domande, anche se probabilmente non gliene fregherà nulla: Avevate proprio bisogno di recuperare soldi dagli ammalati di Sla? Le dispiacerebbe farmi sapere dove vanno a finire questi soldi? Sperperate milioni su milioni e andate a tagliare sull’assistenza a noi, non ve ne vergognate? Si ricorda quando tutti facevate la doccia ghiacciata per sensibilizzare sulla Sla? […] Mi farebbe molto piacere che questo scritto venisse letto in televisione. Naturalmente mi assumo tutte le responsabilità di quanto scritto, perché sono ammalato di Sla ma non pappagallo. E mi scuso con gli animalisti per le gravi offese rivolte a tacchini e pappagalli.
Roberto Arisi (Castevetro Piacentino)