In Italia 500mila bambini costretti a lavorare
I dati diffusi da Save the Children alla vigilia della Giornata mondiale contro lo sfruttamento. Nel mondo i minori che svolgono mansioni pericolose sono oltre 115 milioni, per la maggior parte in Asia e nell'Africa sub sahariana
di rassegna.it
Nel mondo 115 milioni di bambini sono coinvolti in lavori rischiosi. Il fenomeno riguarda quasi sempre adolescenti tra i 15 e i 17, ma sono tanti anche i bambini piccoli, a partire da 5 anni, che fanno parte delle schiere di minori che lavorano. Lo afferma Save the Children alla vigilia della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. La maggior parte dei mestieri pericolosi riguarda l'agricoltura (59%), seguita dai servizi (30%, prevalentemente come domestici o per strada) e dall'industria (11%). Il fenomeno è concentrato per lo più in Asia e nell'Africa sub sahariana.
Quanto all'Italia, "il lavoro minorile è invisibile o trascurato nelle statistiche ufficiali, ma è ben visibile sulle strade delle nostre città". Così Raffaela Milano, direttore dei programmi Italia-Europa di Save the children. "Benché le rilevazioni ufficiali si fermino al 2002 - osserva - le ultime stime disponibili parlano di circa 500mila minori coinvolti nel nostro paese in attività lavorative di vario tipo". Un grande bacino di reclutamento, secondo l'organizzazione, è rappresentato dai minori stranieri che arrivano da soli in Italia, spesso dopo avere contratto un debito pesante con i trafficanti. Si tratta di facili vittime dei circuiti di sfruttamento lavorativo, sessuale, nell'ambito della criminalità. Il fenomeno dello sfruttamento sul lavoro dei minori non è tuttavia limitato ai minori di origine straniera. Le ricerche parlano di numerosi bambini di origine italiana, in particolare nel Sud Italia, ma non solo.
fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2011/06/10/75114/in-italia-500mila-bambini-costretti-a-lavorare