Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 21.44

ITALICA GLOBAL COMMUNITY, un potenziale di 250 milioni di persone

ITALICA GLOBAL COMMUNITY, un potenziale di 250 milioni di persone

| Scritto da Redazione
ITALICA GLOBAL COMMUNITY, un potenziale di 250 milioni di persone

È stata presentata il 22 settembre nella sede romana della Stampa Estera la ITALICA GLOBAL COMMUNITY, la comunità virtuale di oltre 250 milioni di persone che nel mondo abbracciano e condividono i valori, gli stili di vita e i modelli dell'”Italian way of life diffuso e apprezzato nei cinque continenti. L’obiettivo è di costruire un network di stabili relazioni con la grande e autorevole comunità degli Italici, non solo i discendenti degli italiani ma anche tutti coloro che, senza avere una goccia di sangue italiano, hanno l’Italia nel cuore e si riconoscono nello straordinario ed unico mix fatto non solo di grandi bellezze artistiche e naturali, ma anche di stile e tradizioni, creatività industriale, food, fashion e design italiani.

La Italica Global Community si estende oltre i confini del Bel Paese: dagli Usa all’Argentina e al Brasile, dall’Europa al Canada e all’Australia, dalla Cina all’India e al Giappone. L’appartenenza italica, questa favorevole predisposizione verso l’Italia, è una preziosa risorsa da valorizzare. Molti Italici sono presenti nelle istituzioni economiche, politiche e culturali dei Paesi in cui vivono, sono un grande patrimonio da connettere e costituiscono un soft power di fondamentale importanza nell’era  dell’informazione globale.

L’incontro, condotto dai giornalisti Rai Marco Frittella e Monica Marangoni, è stato aperto dall’intervento di Piero Bassetti, Presidente dell’Associazione Svegliamoci Italici, che ha illustrato gli obiettivi e il percorso di costruzione della Italica Global Community, percorso apprezzato subito dopo, nell’intervento del direttore generale Italiani all’estero del Maeci Pier Luigi Vignali.

Sono seguiti i collegamenti con gli Italici all’estero, curati da Niccolò d’Aquino,  corrispondente del quotidiano America Oggi: da New York hanno parlato Fabio Finotti direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Biancamaria Maglione del Centro per l’Arte Italiana Moderna e Contemporanea, la giornalista Maria Teresa Cometto e il fondatore/direttore del quotidiano “La Voce di New York” Stefano Vaccara. Da New Delhi è intervenuto Vincenzo De Luca, Ambasciatore d’Italia in India. Da San Paolo del Brasile si è collegato un gruppo di italici coordinato da Giacomo Guarnera fondatore e presidente dell’Associazione “Italicós do Brasil”. Da Lugano è intervenuto il gruppo di italici coordinato da Filippo Lombardi, già Presidente del Senato Svizzero. Stefano Clima ha presentato il progetto formativo Schola Italica, mentre PierLisa di Felice ed Ugo Canonici hanno annunciato un concorso studentesco sugli obiettivi della sostenibilità.

Dei “giovani italici” e di “formazione italica” hanno parlato da Parigi Maria Chiara Prodi membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e presidente delle Acli di Francia, insieme ai docenti universitari Mario Savino-Unitus e Rinaldo Marinoni-Lumsa e da Mar del Plata Riccardo Giumelli, promotore della prima cattedra al mondo di Cultura Italica. Sono seguiti gli interventi di Tony Pagone presidente dell’Associazione Internazionale dei Giudici ed ex giudice della Federal Court of Australia e di Gianni Profita Rettore dell’Università Medica Internazionale UniCamillus di Roma, del giornalista-scrittore Giovanni Bocco. Monica Marangoni ha raccontato tre anni di collaborazione di “Svegliamoci Italici” con la trasmissione L’Italia con Voi di Rai Italia, commentando le immagini di alcune puntate.

L’incontro è stato concluso da Umberto Laurenti vice presidente dell’Associazione Svegliamoci Italici, il quale ha inviato un caloroso messaggio di pronta guarigione al presidente del Parlamento Europeo Davide Sassoli, ed ha passato in rassegna i prossimi passi per la costruzione della Italica Community, dalla formazione, alla creazione di una piattaforma di servizi, confermando la attenzione prioritaria per il conseguimento del salto di qualità per rafforzare le Istituzioni comunitarie Europee.

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