Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 00.09

L’arroganza non paga ! RAR

Adesso arriva il resto, mentre ben altro bolle in pentola

| Scritto da Redazione
L’arroganza non paga ! RAR

L’arroganza presuntuosa, specialmente in chi esercita il potere grazie ai voti degli elettori, non paga, anzi direi che penalizza, in quanto, prima o poi, si dovrà passare alla cassa per chiudere i conti e l’arrogante si accorgerà di essere indebitato fino al collo con il saper vivere, con le buone maniere, con l’onestà, con la dignità personale, e dovrà pagare, senza che nessuno, se non chi ha ottenuto interessati benefici di ogni genere, riesca a manifestare sentimenti “buonisti. 

Quando gli arrivò la insperata assoluzione nel processo penale con una sentenza che fece ridere i giuristi e non, nella quale si confermava l’impianto difensivo secondo cui Anemone gli avrebbe pagato oltre il 70% della casa con vista Colosseo, “A SUA INSAPUTA” ; in quella occasione, con l’arroganza che lo ha sempre distinto, arringò i giornalisti chiedendo loro: “Adesso chi mi restituisce la dignità ?”. Non gliel’ha restituita nessuno, anzi, la procura ha proposto appello contro quella sentenza che puzza di inciucio lontano mille miglia.

Adesso arriva il resto, mentre ben altro bolle in pentola.

Il governo Berlusconi lo elevò al rango di massima autorità nell’ambito delle forse dell’ordine e della sicurezza nazionale, facendolo ministro degli Interni; ecco chi abbiamo avuto, grazie all’attuale pregiudicato, come personaggio preposto alla lotta alle varie mafie mentre proteggeva imputati di collusione con le mafie, evidentemente colluso pure lui.

Ho svolto una breve indagine personale, consultando un centinaio di “amici virtuali”: nessuno ha manifestato il benché minimo sentimento di umana pietà.

Proprio per stimolare pietà o quanto meno solidarietà umana, riporto qui, la parte del regolamento carcerario  concernente la perquisizione personale, per chiedere se tale obbligo previsto dal regolamento, suggerisce umana pietà ?

La perquisizione:

Si ordina al detenuto di spogliarsi e di eseguire, di solito, tre genuflessioni, se l'agente addetto lo ritiene opportuno può compiere l'ispezione corporale che consiste nell'ispezione anale (legge del contrappasso  n.d.r.). S'ispeziona minuziosamente ogni capo di biancheria, le scarpe, si fa rivestire il detenuto e gli si consegna la "dotazione" che consiste di: due lenzuola, una federa, una coperta, una gavetta, un piatto d'acciaio, una forchetta ed un cucchiaio di alluminio con il manico di plastica, un bicchiere ed una caraffa da mezzo litro in plastica, una saponetta ed un rotolo di carta igienica di pessima qualità. In alcune carceri danno anche il dentifricio e lo spazzolino da denti, il sapone da barba ed il pennello e una bustina di shampoo. Segue la visita medica e relativa anamnesi.

Rosario Amico Roxas

 

 

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