In Italia il Dipartimento per le informazioni e la sicurezza ha emanato la relazione annuale al Parlamento da meno di una settimana, I dati riportati evidenziano che in Italia sono più colpiti enti pubblici che privati da attacchi significativi.
Le tecnologie malevole innovative sono sempre più spostate verso sistemi che permettano l’ingresso non autorizzato in reti e sistemi altrui, i malware sono sempre più aggressivi, persistenti e sofisticati, Il phishing, lo spear phishing, e le varie tecniche di adescamento puntano per far rilasciare involontariamente credenziali di accesso, dati personali, ecc in altre parole le mail false che tentano di indurci a rivelare dati personali e con il progresso tecnologico diventeranno sempre più credibili, l’Italia si è appena dotata di una nuova architettura per la sicurezza informatica a livello di sistema Paese, il DPCM emanato il 17 febbraio traghetta il nostro Paese verso una organizzazione più snella e più consapevole per la gestione degli eventi di tipo cibernetico, e per la definizione delle strategie, dei requisiti e delle attività in merito alla cyber security. La cultura della sicurezza è un tassello imprescindibile nella strategia di sicurezza di un Paese, cultura diffusa a livello dei cittadini e delle imprese, per quanto sicuro possa essere un sistema o una rete aziendale, basta la disattenzione di un solo dipendente che apre l’allegato di una email di phishing per rendere vane, in tutto o in parte, le misure di sicurezza adottate. Resta quindi fondamentale l’aspetto della diffusione della formazione consapevole all’interno del pubblico e del privato.
Elia Sciacca (Cremona)