La Cremonese dopo la sconfitta con il Carpi…una media da retrocessione di Giorgio Barbieri

Cremonese-Crapi (1-2. Senza parole. La Cremonese è riuscita a perdere in casa contro un Carpi in dieci rovinando il Natale a tutti i suoi tifosi.

Nemmeno da credere, ma è così. Un risultato che fa scivolare sin quasi dentro le sabbie mobili della classifica la squadra grigiorossa. Un punto nelle ultime tre partite, una media da retrocessione. E allora comincio a pensare che il problema non stia nella tattica, nei moduli, negli allenatori che si susseguono. Ma in una squadra costruita male, con tanti giocatori dalle stesse caratteristiche, con gente tecnica ma di poco carattere, con l'irrisolto problema della punta. In questa Cremonese ci sono almeno sette esterni che hanno un piede solo, ci sono tante mezze punte e manca un regista. La partita di oggi si può raccontare attraverso i numeri. La Cremonese ha tirato 14 volte verso la porta emiliana, ma solo in tre occasioni ha centrato lo specchio della rete (gol compreso). Ha battuto tredici calci d'angolo senza mai creare pericoli veri per il portiere avversario. Il Carpi ne ha battuto uno solo e ha mandato a rete Pachonik. Il Carpi ha tirato 8 volte (che sono già tante) ma in ben cinque occasioni ha impegnato Ravaglia. Il possesso palla è stato nettamente a favore dei grigiorossi, ma quelle poche volte che è partito il contropiede del Carpi sono stati dolori. E allora il discorso è chiaro: noi abbiamo tanti 'menaturoon' con poco carattere e quasi mai in grado di assumersi le responsabilità in campo, capaci solo di giocare in orizzontale e poco precisi. Non abbiamo movimento senza palla. E non abbiamo nemmeno le palle quando servono.

Squadra costruita male, forse sulle indicazioni di un allenatore che aveva in mente un certo tipo di gioco. Oggi è difficile far cambiare mentalità a questi giocatori. Non so se Rastelli sia già in discussione. So solo che l'ultimo bel gioco lo abbiamo visto con Tesser.