Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 04.06

La depressione bipolare di B. di RAR

| Scritto da Redazione
 La depressione bipolare di B. di RAR

Renzi è tornato ad incontrare Berlusconi; “mostra segni di nervosismo, giusto incontrarlo”, ha commentato Delrio. Con le niomine dei manager Renzi ha pagato un ulteriore tassa a Berlusconi, con il ministero delle Poste. La nomina della Todini alle Poste ha il solo merito di tutelare gli interessi di Berlusconi, che già si è impadronito, per i servizi bancari dei 14.000 sportelli delle Posate Italiane. La banca di Berlusconi, Mediolanum, fino a ieri esclusivamente online, con una operazione del governo Berlusconi, può contare sulla maggiore copertura territoriale e la sinistra tutta è complice silenziosa e passiva di un’operazione che offende la dignità degli italiani. Un’intesa attraverso la quale spinti da una “idea” di privatizzazione delle Poste Italiane, che è bene ricordare, risulta essere ad oggi un ente completamente a capitale pubblico, si è concessa la possibilità ai clienti Mediolanum di poter domiciliare i loro bonifici nella fitta e capillare rete di uffici postali del nostro paese, oltre 14.000 uffici. Così Berlusconi si ritrova ad avere 14.000 sportelli bancari senza avere investito nulla, né generato altri posti di lavoro, usufruendo del lavoro dei già tanti dipendenti delle Poste Italiane. Agli interessi personali di Berlusconi, mancava solo la proprietà del ministro delle Poste Italiane, deficit a cui Renzi ha prontamente provveduto, nominando la Todini, già parlamentare europea del PdL. Berlusconi, adesso, è nella sua fase depressiva bipolare; per adesso si ritrova nello stato ansioso, nervoso, pessimista, quando si vede tutto nero. Ma gli passerà presto, basterà un manipolo della claque che gli canta “Meno male che Silvio c’è”, per passare nella fase aggressiva, sempre patologica, ma che lo porta a voler mostrare i muscoli, malgrado la definizione della Minetti che li ha definito “flaccidi”. In altre circostanze meno severe, si collocò solo contro tutti, ben sapendo che nessuno dei suoi avrebbe osato contraddirlo. Così elaborò il suo progetto di stabilizzazione dell’Europa ( quando si trova nella fase aggressiva non si contenta di sistemare l’Italia, ma si dedica all’Europa, oppure al mondo intero, intervenendo, tramite Dell’Utri nelle elezioni in Libano, dopo la supplica che gli avrebbe rivolto Putin). Ora si è convinto che avrà ampia libertà operativa con l’affido ai servizi sociali, e questo lo riporterà alla fase aggressiva, con la convinzione di portare il suo partito al 51%,  e riproporrà i suoi vecchi temi come l’espulsione della Germania dall’euro (sarebbe meglio dire espulsione della Merkel, con la quale ha un conto personale che risale a quella risatina che ha fatto ridere il mondo), quindi la decisione unilaterale di permettere ad ogni nazione di stampare tutti gli euro che vogliono, anche per soddisfare le fameliche voglie dei suoi fidatissimi; a seguire ampi poteri al premier, elezione diretta del capo dello Stato e se dovesse ritrovarsi in particolari condizioni di esaltazione, anche l’ereditarietà della presidenza del consiglio. Quando passerà la fase aggressiva e tutto tornerà nero, smentirà di avere detto ciò che è stato registrato e addosserà la colpa ai tradimenti subiti all’interno del partito e alle persecuzioni giudiziarie messe in atto dal braccio giuridico delle sinistre. I superstiti gli daranno ragione, altrimenti non si va a tavola.

Rosario Amico Roxas

 

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