Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 21.44

La Lega Araba e l’ISIS.RAR

Egitto, Al Sisi: “22 Stati della Lega Araba concordi nel creare forza militare unica”

| Scritto da Redazione
La Lega Araba e l’ISIS.RAR

Nel mio commento “Il radicalismo arabo-islamico”  del 16 febbraio 2015, ho affermato, con convinzione : Separare il nazionalismo dall'Islamismo non è compito dell'Occidente, sarebbe un ulteriore fallimento; è compito dei paesi arabi, anche con il sostegno dell'Occidente, ma senza velleità belliche. Sono i capi politici che si sono fatti capi religiosi di una delle tante deviazioni dell'Islam, al fine di tenere sotto controllo le masse popolari, che possono e debbono utilizzare il loro ascendente in campo religioso per condannare il fondamentalismo nazionalista, controproducente anche per le nazioni arabe. La cronaca più recente  mi ha dato ragione, così leggo nei quotidiani nazionali e internazionali  del 30 marzo: 

Egitto, Al Sisi: “22 Stati della Lega Araba concordi nel creare forza militare unica”

Innanzitutto bisogna  distinguere il mondo musulmano non arabo, dal mondo musulmano arabo; i primi appartengono all’interpretazione sciita dell’Islam,. I secondi sono sunniti, anche se, anche in questo caso, esistono delle varianti interpretative, ma sempre nel panorama globale sunnita.

Gli Stati della Lega araba, hanno, concordemente dichiarato lo stato di guerra con l’ISIS, musulmani sciiti non arabi .

L’intervento occidentale sarebbe interpretato come una illecita intromissione, che potrebbe, al limite, favorire una possibile alleanza proprio tra la Lega Araba e l’ISIS, per liquidare quello che verrebbe inteso come un comune nemico del mondo musulmano (arabo o non-arabo che sia).

Gli interventi  ufficiali di personalità del mondo occidentale, rivolti contro l’Islam, generalizzando senza alcuna cognizione di causa, ha prodotto questo stato di vigilanza, contro il quale nulla potrebbero fare neanche i capi politici che si sono fatti anche capi religiosi.

Gli interventi di Ratzinger, a quattro mani con l’ateo e razzista Marcello Pera, le invettive dell’apostata Magdi Allam, battezzato in San Pietro dallo stesso pontefice Benedetto XVI, nonchè le acute follie di gente come la Santanchè, (per quel nulla che vale, ma pur sempre parlamentare italiana)  o Matteo Salvini, leader della Lega, e della destra politica in genere, in un revival di nazionalismo neo-fascista.

Rosario Amico Roxas

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