Martedì, 03 ottobre 2023 - ore 21.40

La polemica fra Parenti ed Azienda Cremona Solidale continua

In questa lettera Paola Trombini Ex Presidente del Comitato parenti Cremona evidenzia la scarsa collaborazione con la direzione di ACS

| Scritto da Redazione
La polemica fra Parenti ed Azienda Cremona Solidale continua

La polemica fra Parenti ed Azienda Cremona Solidale continua

In questa lettera  Paola Trombini Ex Presidente del Comitato parenti Cremona evidenzia la scarsa collaborazione con la direzione di ACS

Gentile direttore, vorrei replicare ad Alessandra Bruschi, direttrice generale di Cremona Solidale. Se è in vena di precisazioni sottolineando che il comitato si chiama «comitato di rappresentanza» vorrei chiederle: «In rappresentanza di chi?».

La domanda è retorica perché conosciamo già la risposta: dei parenti. Ma al di là delle inutili precisazioni linguistiche, vorremmo sottolineare che non si crea un rapporto costruttivo relegando il comitato a stilare un nuovo regolamento per le elezioni: non è certo per questo compito che esiste il comitato di rappresentanza.

Vogliamo poi aggiungere che non abbiamo rappresentato casi singoli perché abbiamo mail di persone che ci hanno scritto per segnalarci i casi di incuria che abbiamo sottolineato e che nella «funzione propositiva che ci compete» abbiamo più volte riferito all’Azienda per migliorare il servizio. La risposta è sempre stata una strenua difesa della struttura senza mai accogliere una nostra osservazione. Per i casi privati abbiamo scritto direttamente alle persone di competenza.

 Avevamo anche proposto uno sportello del comitato una volta alla settimana per ascoltare le esigenze dei familiari. Dopo pochi incontri, non certo favoriti dalla struttura che si dimenticava di prepararci la postazione, è stato interrotto per la chiusura dell’intera Azienda.

L'accenno poi alla riunione in remoto per la presenza al nostro interno di non vaccinati è del tutto gratuita e fuori luogo perché è da due anni e mezzo che le riunioni si svolgono in remoto. Attaccare le persone come nei peggiori talkshow televisivi rivela l’assenza di argomentazioni serie concui discutere.

Oltretutto, come ricorda la direttrice, la struttura è stata chiusa ai parenti dai primi di gennaio all’11 marzo, eppure a fine gennaio a Cremona Solidale c’era - no casi di Covid. Chi li ha portati dentro? Non certo i parenti a cui era vietato entrare da un mese.

 Paola Trombini Ex Presidente del Comitato parenti Cremona

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Approfondimenti

In merito alla questione come redazione del welfare abbiamo chiesto l'opinione dell'assessore al welfare Rosita Viola. Se arriverà pubblicheremo ovviamente la sua gradita risposta.

Riproponiamo la richiesta di risposa a Rosita Viola: è da tempo che a Cremona Solidale si è aperta un crisi fra Comitato Parenti e Direzione Generale. Lo 'scontro' non è da poco. Il Comitato Parenti denuncia che il DG vuole esautorare - con strane proposte-il Comitato stesso. La questione appare pertinente in quanto la DG ha dichiarato «non può essere il luogo dove vengono rappresentati casi singoli e singole problematiche» e che in futuro dovrà «includere professionisti del settore geriatrico, limitando la componente dei famigliari»

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Insomma  al di là del giro di parole sarebbe la fine della rappresentanza degli ospiti così faticosamente costituito negli anni scorsi.

Chiediamo cortesemnete di farci pervenire la sua opinione che volentieri pubblicheremo sul nostro sito del welfare con la dovuta evidenza.

In attesa di una sua cortese e gradita risposta, cordiali saluti.

Gian Carlo Storti

cr 7.4.22

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