Mercoledì, 15 maggio 2024 - ore 02.13

La storia di George, una favola (vera) di campagna e Capodanno

Trasmettiamo la cronaca di una curiosa vicenda svoltasi alla Locanda San Martino, episodio riportato da Coldiretti Cremona

| Scritto da Redazione
La storia di George, una favola (vera) di campagna e Capodanno

Per chi ha amato la fiaba del brutto anatroccolo, per chi si è commosso con Babe, maialino coraggioso, ecco una storia (vera) che ha per protagonista… un “brutto maialino”. Accade alla Locanda San Martino, agriturismo e fattoria didattica di Grumello Cremonese (Cremona), e a darne testimonianza è Paola Caizzi, la titolare. «Tutto è iniziato la scorsa primavera, quando ho acquistato dieci maialini», spiega. «Nove maialini perfetti, che si abbuffavano al momento del pasto e ingrassavano di giorno in giorno, e uno piccolino, che proprio non cresceva, e che veniva scansato dai suoi fratelli, allontanato dalla mangiatoia. Per far sì che il maialino mangiasse, ho dovuto separarlo dagli altri: era l’unico modo per farlo sopravvivere». Il maialino è così finito nella stalla di un asinello di nome Billy, che lo ha letteralmente “adottato”. Con il nuovo compagno, il maialino si è sentito al sicuro, ha iniziato a cibarsi, ha preso vigore.

E qui inizia la parte singolare della storia. «Presto tutti ci siamo accorti che il maialino aveva un comportamento strano», sorride Paola. «In verità questo maialino non si comportava come un maiale… ma come un asinello. Sembra un’invenzione, ma è davvero così: lui imita tutto quello che fa l’asino. Si ciba di fieno come Billy, si sdraia e si rotola come lui, e soprattutto galoppa come un asinello. Io credo che questo maialino si sia convinto di essere un asinello, proprio come il suo papà adottivo».

Della simpatia del maialino si sono accorti tutti i bambini che frequentano l’agriturismo-fattoria didattica. Tant’è che hanno dato un nome all’animale: George (sì, proprio come il fratello di Peppa Pig… potere dei cartoni animati, le “fiabe” dei bimbi di oggi). Dal momento in cui il maialino ha avuto un nome, un “papà asino” che lo protegge e una schiera di bambini che lo adorano, è stato chiaro per tutti che aveva ormai trovato un posto tutto speciale. Non più in agriturismo, ma in fattoria didattica. «Lui si considera un asinello e io ormai gli sono affezionata. George è il beniamino dei bambini. Vengono ad accarezzarlo, e lui si dimostra dolce e affettuoso. Gli portano le carote, di cui è ghiotto», conclude Paola Caizzi. Sicuramente George è un maiale particolare: i suoi nove fratelli hanno già raggiunto i duecento chili circa, mentre lui è rimasto a 70-80 chili». Quanto a questo, nessun mistero… con tutto quel galoppare insieme all’asino Billy…

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