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La storia di Lione (in francese Lyon)

Una splendida città piena di storia che ha saputo integrare diverse nazionalità.

| Scritto da Redazione
La storia di Lione (in francese Lyon)

Lione (in francese Lyon) è una città della Francia, capoluogo della regione Rodano-Alpi. Una splendida città piena di storia che ha saputo integrare diverse nazionalità. A Lione, città della Francia e capoluogo della regione Rodano-Alpi, ci sono stato solo due volte. La prima nel luglio del 1989 ( nel duecentesimo anniversario della Rivoluzione Francese) e lo scorso mese di settembre 2010 a trovare degli amici. Quel viaggio nel luglio 1989 lo ricordo come una splendida vacanza. Avrò percorso, in Francia, circa 4000 mila chilometri con una piccola Renault con al traino una minuscola roulotte. Però di Lione avevo sentito parlare diverse volte anche da mia nonna paterna. Infatti , un suo fratello, antifascista, era dovuto scappare in Francia per evitare la persecuzione fascista. Più tardi imparai che cosa furono mai le “ Le Tesi di Lione “ di Antonio Gramsci. Infatti Lione su la sede del III Congresso del Partito Comunista d’Italia che si svolse clandestinamente dal 20 al 26 gennaio del 1926. Il fratello di mia nonna, se ben ricordo , si rifugiò in Francia dopo il 1935. In effetti in quegli anni era ripresa in Italia l’attività clandestina dei comunisti che erano appunto guidati dai dirigenti comunisti “ esuli” in terra francese. Questo zio, con suo figlio, che aveva più o meno l’età di mio padre ( che era del 1921) l’ho visto una sola volta nel 1957-59 quando venne a trovare la sorella lasciata molti anni prima. Come la maggior parte degli esuli comunisti non fece fortuna. Era un muratore , che come tanti altri uomini contribuì a diffondere le tesi antifasciste e comuniste entrando nella resistenza francese. Di lui e di suo figlio non ho più avuto notizie. Chissà dove saranno gli eredi. Nel settembre scorso sono andato a trovare amici francesi che avevo conosciuto in Italia. Persone di sinistra, non socialisti ma del “ Fronte de la gauche “ Una famiglia multiculturale. La moglie del mio amico italiano è figlia di un ebreo nato in Algeria e naturalizzato francese. Persone colte, professori, medici, che sanno analizzare e capire il mondo. Ecco dai suoi racconti ho capito come vissero i molti esuli italiani e come si siano faticosamente integrati. La cena di compleanno di Marianne era per davvero il simbolo di una società multiculturale e multietnica: piatti francesi mischiati e specialità siciliane , arabe ed ebre ed innaffiati da buon vino italiano e francese. Insomma un bel spaccato del mondo futuro.

Appunti sulle Tesi di Lione. Antonio GramsciLe Tesi di Lione sono il documento politico, elaborato da Antonio Gramsci e da Palmiro Togliatti, e presentato, a nome della maggioranza dei delegati, al III Congresso del Partito Comunista d'Italia svoltosi clandestinamente a Lione dal 20 al 26 gennaio 1926. [1] Vi parteciparono 70 delegati, con tutti i maggiori responsabili: Gramsci, Bordiga, Tasca, Togliatti, Grieco, Leonetti, Scoccimarro; vi era anche Serrati, che aveva lasciato da poco il Partito socialista di cui era stato a lungo dirigente di primo piano. Assisteva, a nome dell'Internazionale comunista, Jules Humbert-Droz.Il Congresso, con l'approvazione delle Tesi da parte della grande maggioranza dei delegati, segnò la fine dell'egemonia politica, esercitata fino ad allora nel Partito, della corrente della sinistra comunista di Amedeo Bordiga.

Red/gcst, 5 ottobre 2010

Lione (in francese Lyon) è una città della Francia, capoluogo della regione Rodano-Alpi.

Lione è la terza città più grande dopo Parigi e Marsiglia, ma, considerando l'area metropolitana, è seconda dopo la capitale. La città sorge alla confluenza del Rodano e della Saona ed è composta da un centro storico (Vieux-Lyon, Fourvière, Saint Jean) e da un centro più commerciale con la Place des terreaux, Place Bellecour e la Rue de la République sulla penisola tra Rodano e Saona.I suoi abitanti si chiamano Lionesi (in francese Lyonnais). Il motto della città è Avant, Avant, Lion le melhor, in arpitano "Avanti, avanti, Lione la migliore".

Antichità. Vista del centro storico dalla collina di Fourvière, che domina la città da ovest.Secondo la leggenda, Lione fu fondata dal re Atepomaro e dal druido Momoro. Gli scavi realizzati nel quartiere di Vaise hanno dimostrato che il sito era occupato ben prima della fondazione della città romana: nel VI secolo a.C. un insediamento gallico si trovava sulle colline ad ovest del fiume Saona, e commerciava con il mondo mediterraneo.La città romana fu fondata nel 43 a.C., dal luogotenente di Giulio Cesare, Lucio Munazio Planco, incaricato dal Senato Romano su proposta di Cicerone. Egli ne tracciò i confini con un aratro, sulla collina di Fourvière (Forum Vetus) e gli diede il nome di Lugdunum, ossia "fortezza del dio Lúg", la suprema divinità dei Galli, probabilmente sul luogo di un precedente accampamento militare che era servito di base alla spedizione gallica di Cesare. L'evento fu commemorato con la coniazione di una moneta. Lo sviluppo della città fu favorito dalla sua posizione, sulla via di accesso dall'Italia, alla confluenza della Saona (Arar) e del Rodano e dal suo statuto di colonia romana. In occasione della divisione del territorio gallico in tre province in aggiunta alla già esistente Gallia Narbonese, nel 27 a.C., Lione divenne capitale della "Gallia Lugdunense". Sulle pendici della collina di Croix-Rousse si innalzò il santuario federale delle tre province galliche, dove ogni anno si radunavano i delegati delle tribù galliche per celebrare i culto di Roma e dell'imperatore regnante. Resti dell'anfiteatro delle Tre Gallie.Nacquero a Lugdunum gli imperatori Claudio, nel 10 a.C., e Caracalla, nel 188. Nel 58 Lugdunum, in un solo giorno, venne pressoché distrutta dalle fiamme. L'imperatore Nerone decretò l'immediato invio di soccorsi e di cospicui sussidi. Probabilmente a causa dei mancati effetti di tali sussidi, e sospettando che fossero finiti nelle borse di avidi potentati, Nerone decise di effettuare un censimento della provincia per migliorare l'imposizione fiscale e riequilibrare le sorti della popolazione. Lione dimostrò sempre una grande devozione nei confronti di Nerone, inviando un contributo di quattro milioni di sesterzi in occasione del grande incendio di Roma del 64 e rifiutandosi nel 68 di unirsi alla rivolta aristocratica contro l'imperatore. La cristianizzazione avvenne precocemente: san Potino e santa Blandina, martirizzati nel 177 sotto Marco Aurelio, figurano tra i primi martiri della città. Sant'Ireneo successe a san Potino e fu uno dei primi teologi cristiani. Lione era un importante centro culturale cristiano e nel VI secolo vi nacque Sidonio Apollinare.

Medioevo.Dei Burgundi, scampati alla distruzione di Worms da parte degli Unni, nel 437 si installarono nella città guidati dal capo Aezio e nel 461 ne fecero la loro capitale. Occupata da Carlo Martello nel 732, dopo la morte di Carlo Magno passò a Lotario insieme al territorio ad est della Saona. Appartenne alla Lotaringia e al Sacro Romano Impero fino al XIV secolo, quando fu inserita nel regno di Francia e i re francesi ne fecero il centro delle loro attività rivolte verso l'Italia. La città restava di dimensioni modeste, ma si distinse in campo religioso, tanto che il suo vescovo fu elevato al rango di primate di Gallia da papa Gregorio VII nel 1078. Nel XIII secolo vi si tennero due concili. Rinascimento ed epoca moderna. Lo sviluppo economico maggiore si ebbe a partire dal XVI secolo, con l'arrivo dei banchieri fiorentini e di mercanti, attirati dalle franchigie rege e dalle fiere che vi si tenevano quattro volte l'anno. Vi si sviluppò in particolare il commercio della seta. Di quest'epoca restano numerosi immobili di stile rinascimentale, che testimoniano la ricchezza della città. Il periodo di maggiore prosperità terminò con le guerre di religione: Lione risentì in modo particolare dei massacri della notte di San Bartolomeo nel 1572 e della spedizione del barone des Adrets. La città riuscì a riprendersi, ma senza raggiungere più il prestigio del periodo precedente. Il XVII secolo fu comunque un'epoca tranquilla e di grande fasto: regnava la tolleranza e la città si abbellì con la costruzione del nuovo municipio (Hôtel de Ville). La sua fedeltà alla corona durante la Fronda le valse le elargizioni reali. Alla fine del secolo l'industria della seta ne aveva assorbito gran parte delle forze economiche, mentre commercio ed attività bancarie erano state lasciate ai ginevrini e agli svizzeri. Nel XVIII secolo proseguì il periodo di tranquillità e si videro altre importanti costruzioni, come quelle di Soufflot (Hôtel Dieu e Loggia del Cambio).

La Rivoluzione francese. Durante la Rivoluzione francese, nel 1793 Lione prese posizione a favore dei girondini e si sollevò contro la Convenzione: subì prima di arrendersi un assedio di più di due mesi e una feroce repressione: la città prese il titolo di "Città liberata" e circa 2000 persone furono fucilate o ghigliottinate, mentre diverse residenze private furono distrutte, soprattutto presso piazza Bellecour. La presa di potere da parte di Napoleone Bonaparte fu salutata con favore, come fine del periodo oscuro e ritorno alla pace civile. Ma sotto l'impero napoleonico si accentuò ancor più il centralismo.

La rivoluzione industriale. Stampa di Lione nel 1869.Grazie alle competenze ereditate dall'industria della seta, la città partecipò alla rivoluzione industriale con le sue manifatture tessili e nel XIX secolo era un importante centro industriale. La meccanizzazione comportò grandi lotte sociali, con insurrezioni come la "rivolta dei canuts" (operai setaioli), nel 1831. Nel 1832 fu collegata per mezzo di una delle più antiche ferrovie alla vicina città di Saint-Étienne.

La Seconda guerra mondiale.Durante la Seconda guerra mondiale, essendo situata in una delle zone non occupate fino al 1943, accolse inizialmente molti rifugiati. Dopo l'occupazione divenne un centro della Resistenza francese, favorita in questo dai molti passaggi coperti interni agli edifici (traboules), che permettevano di sfuggire più facilmente agli occupanti tedeschi. Il "Museo della Resistenza", collocato nell'antica sede della Gestapo vicino alla sponda del fiume Rodano e accanto al quartiere universitario, rende conto della cronologia degli eventi della seconda guerra mondiale, della resistenza francese e delle persecuzioni antisemite; vi è in visione il video con il processo contro il comandante della Gestapo Klaus Barbie.La città venne bombardata dall'aviazione alleata il 26 maggio del 1944, poco prima della sua liberazione.

Evoluzione recente. Negli anni 1960 come nel resto della Francia, crebbe grandemente il numero degli abitanti e furono costruiti nuovi quartieri di abitazione in periferia: La Duchère per accogliere i rimpatriati dall'Algeria (Pieds-Noirs, Mermoz, Rillieux). La modernizzazione venne attuata con grandi lavori urbanistici, come la costruzione di un quartiere affaristico a La Part-Dieu (oggi secondo CBD della Francia, dietro a Parigi La Defense), il tunnel che oltrepassa la collina di Fourvière, la costruzione della metropolitana (inaugurata nel 1978). Per canalizzare l'espansione urbana fu decisa nel 1970 la creazione di una nuova città a L'Isle-d'Abeau, che attualmente raggiunge più di 40.000 abitanti e raggruppa cinque comuni. Nel 1975 fu costruito l'aeroporto internazionale Lyon Saint-Exupéry (Satolas).

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