Signor direttore, il giorno dei defunti, recandomi al cimitero di Gabbioneta, ho invidiato la pista ciclo-pedonale, larga due metri circa, che collega il quartiere Maristella alla frazione di Persichello a fianco della via Persico, strada molto trafficata sia da mezzi leggeri che pesanti e protetta con archi in tubo d’acciaio ogni due/tre metri. Da Levata si prosegue sino a Grontardo con una pista ciclo-pedonale realizzata con un rialzo di 10 centimetri rispetto al livello stradale. Allora mi è venuta in mente la tanto ‘tribolata’pista Cavatigozzi-Cremona. Perché anziché una faraonica pista, che mai vedrà la luce, non realizzarne una più modesta (...)? Tra l’altro, da qualche tempo, dallo svincolo per il porto commerciale, è vietato il transito verso Cavatigozzi dei mezzi pesanti. Ritengo che le protezioni installate sulla pista Maristella-Persichello possano essere sufficienti e più sicure di quelle in plastica gialla installate dal Seminario alla Stradivari. Ma tant’è non vi è peggior sordo di chi non vuole sentire e peggior cieco di chi non vuole vedere. Volendo aumentare la sicurezza si potrebbe limitare la velocità da 90 a 60/70 ed installare (come sulla via Persico) un rilevatore, che va tanto di moda, per riprendere i trasgressori ma soprattutto i furbetti camionisti che passano, in barba al divieto, tanto sanno che i controlli sono molto, molto sporadici. (...) Inoltre da 5 anni sono state tagliate 6 piante in via Brodolini e mai sostituite. Mi pare che esista una norma che entro un anno devono essere rimpiazzate (...).
Pietro Alquati (Cremona
