Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 07.39

Le piccole comunità possono fare una grande differenza per l’European Green Deal

Tenere in considerazione le piccole comunità subcomunali per attuare le politiche ambientali dell'Ue

| Scritto da Redazione
Le piccole comunità possono fare una grande differenza per l’European Green Deal

I grandi piani industriali e le strategie di investimento globali per decarbonizzare l’economia mondiale vengono discussi nelle grandi capitali europee, ma sono state le piccole comunità costiere a subire i danni maggiori dalla tempesta Gloria che si è abbattuta sul Mediterraneo e il Comitato europeo delle regioni (CdR) evidenzia che «Le comunità subcomunali sono esposte in prima linea agli effetti dei cambiamenti climatici e, al tempo stesso, svolgono un ruolo essenziale nell’attuazione di misure di adattamento al riscaldamento globale». E, mentre il Green Deal diventa la massima priorità dell’Ue, il CdR chiede «maggiori finanziamenti e programmi su misura per gli enti di livello subcomunale, comprese le isole, le comunità scarsamente popolate, i villaggi e i distretti».

E’ in questa direzione che va il parere del CdR “Verso quartieri e piccole comunità sostenibili – Le politiche ambientali al livello subcomunale” presentato dal relatore, il vicepresidente e assessore all’economia della Regione siciliana e presidente del gruppo interregionale Regioni insulari del CdR, Gaetano Armao (Forza Italia), che ha sottolineato: «In quanto assemblea degli enti locali e regionali dell’Ue, è nostro dovere farci portavoce delle esigenze delle comunità a livello subcomunale e sostenere iniziative che le rendano più prospere e sostenibili. Che si tratti di piccole isole, di distretti urbani o di zone montane scarsamente abitate, occorre creare meccanismi su misura per affrontare le specifiche sfide ambientali cui queste comunità sono attualmente confrontate. Dobbiamo iniziare semplificando e razionalizzando le norme di ammissibilità per incoraggiare la loro partecipazione diretta ai programmi ambientali dell’Ue».

Il parere adottato è collegato allo studio “Towards sustainable neighbourhoods and small communities – Environmental policy below municipal level”, realizzato da adelphi consult per il CdR, che presenta una panoramica del ruolo svolto sul piano ambientale da comunità subcomunali di tutti gli Stati membri

Il CdR ricorda che «Gli enti subcomunali hanno scarso controllo sulle decisioni riguardanti aspetti fondamentali della transizione ecologica, quali i trasporti, i rifiuti, la gestione delle acque o la qualità dell’aria», e concordano sul fatto che tutti questi temi devono essere presi in considerazione nei pareri del CdR che invita la Commissione europea a «valutare la proposta di lanciare una Giornata europea dei villaggi e dei quartieri sostenibili per promuovere e incoraggiare il loro impegno diretto nel percorso dell’Europa verso la neutralità climatica».

Attualmente l’Unione europea sostiene le strategie di sviluppo a livello subcomunale attraverso iniziative specifiche come i gruppi locali di azione Leader, il Comitato europeo delle regioni chiede anche «l’adozione di misure e meccanismi in grado di massimizzare l’impatto positivo delle politiche ambientali dell’Ue a livello subcomunale» e propone di «lanciare specifici inviti a manifestare interesse e programmi di lavoro intesi ad accelerare la transizione verso le energie rinnovabili e a rafforzare il ruolo dei nuovi sistemi partecipativi e delle dinamiche comunitarie per promuovere lo sviluppo sostenibile a livello locale».

In Europa abbondano le forme istituzionali a livello subcomunale che vengono indicati in vari modi: frazioni, quartieri, distretti, municipi, circoscrizioni, sezioni, villaggi, parrocchie, borghi… ma qualcosa le accomuna: «Dai distretti urbani densamente popolati alle piccole isole e ai villaggi di montagna, le comunità subcomunali si trovano ad affrontare sfide ambientali specifiche, e spesso non dispongono delle capacità e delle risorse necessarie per superarle», evidenzia il CdR, che chiede che «nelle politiche ambientali dell’Ue si tenga conto delle esigenze di ogni tipo di comunità, in linea con il parere del CdR Verso un 8º programma d’azione in materia di ambiente».

Il Comitato europeo delle regioni conclude impegnandosi a «portare avanti un dialogo con la Commissione europea, anche nel quadro della piattaforma tecnica per la cooperazione ambientale, al fine di garantire che le piccole comunità al livello subcomunale siano adeguatamente tenute in considerazione nell’attuazione di specifiche politiche ambientali dell’Ue. Quest’impegno potrebbe basarsi sugli sforzi già compiuti per fornire documenti di orientamento e strumenti».

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