Domenica, 28 aprile 2024 - ore 07.36

L'emergenza dei minori in affido | Mario Lottaroli

| Scritto da Redazione
L'emergenza dei minori in affido | Mario Lottaroli
Nel 2012 i casi di minori dati in affido o collocati in comunità 
protetta sono cresciuti del 35%!!
Questo dato segnala due emergenze: 

1.      la crisi economica impoverisce le famiglie e ne acuisce le tensioni 
ed i problemi;
2.      il fallimento della politica di supporto alle 
famiglie in difficoltà adottata da parte della Comunità Sociale 
Cremasca.
All’atto del suo insediamento, il neoeletto Presidente di 
Comunità Sociale Cremasca, Luciano Capetti, presa visione dei rilevanti 
costi costituiti dagli affidi, aveva promesso una revisione profonda 
delle modalità di accreditamento. Inoltre si riprometteva di porre 
rimedio all’abissale sproporzione fra i contributi erogati alle 
famiglie affidatarie collegate ad associazioni di stampo religioso (in 
primis Comunione e Liberazione e Papa Giovanni XXIII)  che superano i 
1.000 euro mensili e i 400 – 500 euro corrisposti alle famiglie non 
collegate all’associazionismo.
Il Presidente di Comunità Sociale 
Cremasca, passati gli entusiasmi della prima ora, è però ritornato a 
più miti consigli, evidentemente per non dispiacere l’associazionismo 
cattolico, avallando e giustificando a vario titolo la differente 
entità dei contributi erogati.
Non penso che si debba imputare alla 
sola crisi economica l’aumento dei casi di affido famigliare, ma 
ritengo che possano derivare da una gestione che privilegia l’affido 
rispetto ad altre pratiche di accompagnamento delle famiglie in 
difficoltà, quando queste necessitano prioritariamente di un supporto 
psicologico e/o economico. 
Per questa via, l’agire di Comunità Sociale 
si è spesso intrecciato, fino a confondersi, con i percorsi dell’
associazionismo, mentre i genitori separati dai propri figli, hanno 
vissuto nell’angoscia e nel dolore le attese di anni per il ritorno dei 
loro bambini, convivendo talvolta con l’atroce sospetto che il 
protrarsi dell’affido servisse a foraggiare le associazioni e le 
famiglie benestanti degli affidi multipli.
Si è arrivati in alcuni casi 
al paradosso di consigliare alle madri sole di dare in affido 
temporaneo i propri figli, sebbene queste avessero chiesto solamente 
aiuto per trovare casa o un contributo economico per far fronte ad una 
emergenza transitoria, escludendo una soluzione che non avrebbe 
separato madre e figlio e dal costo mensile di 400-500 euro, per 
preferire l’affido ad una famiglia per due anni o più, al costo 
incommensurabile di una separazione ed una spesa per la collettività di 
oltre 1.000 euro al mese.
Naturalmente non metto in discussione uno 
strumento utile ed in molti casi inevitabile come l’affido, né la 
professionalità di coloro che operano nella struttura e tanto meno l’
importanza del supporto offerto alle famiglie in difficoltà, ma penso 
che l’indirizzo fin qui seguito da Comunità Sociale Cremasca debba 
mutare radicalmente e confido che la Presidenza futura operi in netta 
discontinuità con l’attuale.

Mario Lottaroli
Consigliere Comunale e 
Capogruppo
Rifondazione Comunista e Federazione per la sinistra Crema




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