Linate, Balotta(Onlit): Sea usa la Cig in modo distorto, il Comune imponga all’azienda la riapertura dello scalo
Il traffico riprende al rallentatore? Meglio tenere Linate chiuso e aprire solo il Terminal 1 di Malpensa.
Così la Sea, che gestisce entrambi gli scali, risparmia nei costi di gestione, come attesta anche l’uso massiccio della cassa integrazione, cresciuta a 14 giornate mensili mentre i sindacati in una lettera hanno chiesto di tornare almeno alle 12 giornate mensili concordate in precedenza. Sea è l’unico gestore aeroportuale che ha domandato e incredibilmente ottenuto dal ministero dei Trasporti che Linate, già riaperto assieme ad altri 12 aeroporti con il decreto sulla “Fase 2" del 3 giugno, fosse immediatamente richiuso. Questo è un uso distorto ed eccessivo della CIG, che serve all’azienda per spostare i costi d’impresa sulle casse dello Stato anche se potrebbe farne a meno. Grazie a questa decisione, peraltro, i voli per le capitali europee sono operanti solo a Bergamo e Malpensa, lasciando a piedi Milano. Sea inoltre, come gli altri scali, può godere dell’esenzione del pagamento del canone di concessione allo Stato. Le compagnie aeree e gli handler che operano a Linate, però, devono comunque pagare le spese di mantenimento degli uffici. Sorprende che l’azionista di maggioranza di Sea, il Comune di Milano, non imponga alla sua azienda, che ha appena staccato cedole di dividendi milionari per gli azionisti, una rapida riapertura che ridurrebbe i disagi per i viaggiatori, soprattutto d’affari, che si servono da sempre di Linate.
Dario Balotta presidente ONLIT
(OSSERVATORIO NAZIONALE LIBERALIZZAZIONI INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)