Il 2014 si conclude, per il Lodigiano, con un totale di 15.149 imprese attive. Si tratta di 227 posizioni in meno dallo scorso anno (-1,48%) e di 46 posizioni in meno rispetto ai tre mesi precedenti (-0,30%). Il dato tendenziale, seppur negativo, risulta però meno marcato delle variazioni intercorse negli ultimi due anni e potrebbe quindi essere interpretato come un’attenuazione della fase sfavorevole. Dal punto di vista settoriale le perdite sono spalmate tra le Costruzioni (-92 in valore assoluto e -2,73% in percentuale), le Attività manifatturiere (-45, -2,81%), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (-39, -8,39%), le Attività immobiliari (-35, -3,55%) ed i Trasporti e spedizioni (-31, -5,85%). Si riscontrano invece variazioni positive nei Servizi di informazione e comunicazione (+17, pari a +5,84%), nelle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+15, paria +1,53%) e nella Sanità e Assistenza (+13, +11,82%).
I dati di flusso legati alla nati-mortalità rivelano un tasso di crescita annuale pari a -0,12%, con un saldo negativo di 21 unità. Nonostante il segno e l’esiguità del numero, il dato rilevato è il “migliore” della serie storica degli ultimi cinque anni. Dal punto di vista delle forme giuridiche, le imprese attive mostrano cadute in corrispondenza di tutte le voci, con un’accentuazione particolare per le Imprese Individuali (-116, pari a -1,26%) e per le Società di persone (-84, pari a -2,70%). Invece l’osservazione dei tassi di nati-mortalità consente di evidenziare il saldo positivo di 94 posizioni in corrispondenza delle Società di capitale, che fa scaturire un tasso di crescita del 2,57%, e di 13 posizioni per le Altre Forme, con un tasso di crescita del 2,34%. Il 37% delle imprese locali, rappresentato da 5.618 aziende attive, è iscritto all’Albo Artigiani. Rispetto allo scorso anno l’erosione è stata di 144 unità (-2,50%), ridimensionando la negatività degli ultimi due anni (le variazioni sono state del -2,84% nel 2013 e del -4,03% nel 2012).
Sul dato tendenziale ha inciso in misura preponderante la riduzione di 90 posizioni (-3,22%) nelle Costruzioni, che rappresentano il 48% dell’artigianato locale. A seguire il calo delle Attività manifatturiere (-41 unità, pari a -3,85%) che pesano per il 18% sulla totalità delle imprese artigiane. Il tasso di crescita annuale è pari a -2,00%, anche in questo caso “migliorativo” rispetto alle rilevazioni degli anni passati. Esso è preceduto dal dato di Cremona (-2,08%) mentre la Lombardia si attesta a -0,73% e l’Italia a -1,45%. “Anche da questi dati traggo conforto per ritenere che le ragioni della ripresa, che da alcuni osservatori sono state ultimamente ribadite, possano svilupparsi anche nel nostro territorio” commenta Carlo Gendarini, Presidente della Camera di Commercio di Lodi. “Molte ancora le luci e le ombre – prosegue - ma alcuni elementi anche di contesto internazionale inducono a intravedere segnali in prospettiva migliorativi. Le recenti riforme adottate e la nuova politica della BCE dovrebbero consentire di agganciarsi più agevolmente alla ripresa”.
Fonte: Camera di Commercio Lodi