Sabato, 20 aprile 2024 - ore 08.47

Lombardia chiama europa.

| Scritto da Redazione
Lombardia chiama europa.

In Consiglio votate le richieste per i prossimi anni all'Unione europea: le priorità sono welfare, sviluppo, agricoltura, ricerca e una macroregione alpina.Il Consiglio regionale della Lombardia si è riunito in sessione comunitaria per votare la "Risoluzione concernente il programma di lavoro della Commissione europea - Anno 2012 e le politiche dell'Unione europea di maggiore interesse per il tessuto socio-economico lombardo". Un titolo roboante per definire le richieste che la Regione Lombardia invia all'Unione europea affinché ne tenga conto nella programmazione dei prossimi anni. E queste richieste sono ben chiare: no alla riduzione dei finanziamenti (4 miliardi) per l'agricoltura; via libera alla costituzione di una macro area alpina; sostegno per ricerca e innovazione; più credito per le imprese e occasioni di internazionalizzazione per le piccole e medie imprese. Inoltre, è stato approvato un emendamento proposto da Luca Gaffuri, capogruppo del Pd, che chiede attenzione per le reti infrastrutturali prioritarie di trasporto europeo.

La Risoluzione, 12 cartelle che elencano priorità e linee guida lungo le quali si svilupperà l'azione regionale, dà inoltre pieno sostegno alla candidatura di Milano quale sede della Corte unificata del Brevetto europeo. L'Aula ha anche approvato altri tre ordini del giorno, tra i quali anche il documento proposto da Carlo Spreafico, consigliere segretario incaricato dei rapporti con l'Unione europea, con il quale si invita la Giunta regionale a consolidare le relazioni con Catalunya, Baden Wurttenberg e Rhone Alpes (che con la Lombardia sono i cosiddetti Quattro Motori d'Europa), e con le altre reti europee, per rafforzare le singole istanze attraverso documenti condivisi.

"Stiamo dando un esempio di concretezza e buona politica, rappresentando in Europa una Lombardia con le idee chiare sui propri interessi economici e sociali, orientata a cercare alleanze con le regioni più importanti con le quali condividere scelte strategiche sul Piano di sviluppo europeo 2014-2020. Non vogliamo, infatti, subire penalizzazioni dal nuovo Piano europeo", ha spiegato Spreafico nel suo intervento in Aula.

"Quattro le priorità indicate nella nostra risoluzione votata all'unanimità - ha proseguito Spreafico -: coesione sociale e sviluppo, agricoltura, ricerca, creazione di una macroregione europea alpina". Spreafico si è detto anche "soddisfatto del lavoro fatto in Commissione a Bruxelles e con i parlamentari europei, che rappresenta un caso unico in Italia e tra i più efficaci in Europa".

Il consigliere ha ricordato che i "prossimi impegni che porterò avanti come delegato dell'Ufficio di presidenza ai rapporti con l'Unione europea, in accordo con la Giunta, riguarderanno il completamento degli incontri in ogni provincia per far conoscere l'attività di sostegno al territorio della nostra delegazione a Bruxelles; un incontro con le assemblee consigliari delle regioni dei Quattro motori d'Europa; una ricerca regionale su cosa abbiamo fatto e cosa resta da fare rispetto ai fondi comunitari a disposizione della Lombardia. Entro fine anno, inoltre, dovremo approvare in consiglio la legge di procedura comunitaria che stabilirà le modalità per partecipare alla fase decisionale delle risoluzioni europee".

Fonte: http://www.pdregionelombardia.it/novita7ggdettaglio.asp?ID=4716

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