Sabato, 04 maggio 2024 - ore 17.27

Lombardia, in Aula oltre 1000 emendamenti contro legge mangia suolo

Obiettivo del PD: modifica dei punti qualificanti

| Scritto da Redazione
Lombardia, in Aula oltre 1000 emendamenti contro legge mangia suolo

Dopo quanto accaduto lunedì scorso in Commissione Territorio quando la maggioranza, con sgarbo istituzionale, ha deciso di votare in una manciata di minuti l’intera legge, impedendo di fatto la discussione del testo, il Pd annuncia per domani la presentazione di oltre mille emendamenti contro quella che definisce la legge “mangia suolo” voluta dal centrodestra. Il capogruppo del Pd Enrico Brambilla avverte: “Fino ad oggi la maggioranza ha reso impossibile un confronto serio su questo tema fondamentale per la Lombardia. Noi auspichiamo di entrare finalmente nel merito della questione puntando a modificare con i nostri emendamenti un testo mediocre. Ma se domani mancherà quel pezzo di centrodestra che ha imposto di fatto questa legge per una mera questione di poltrone – continua - prenderemo atto che chi governa questa Regione è incapace di tenere insieme i propri alleati. E’ proprio il caso di dirlo a Maroni sta mancando il terreno sotto i piedi”.

Entrando nel merito del provvedimento, “domani inizia la discussione di un testo per noi irricevibile – spiega il consigliere regionale del pd Jacopo Scandella - confutabile da tutti i punti di vista. Ripresenteremo gli oltre 1000 emendamenti, bocciati dalla maggioranza in Commissione, per dimostrare la nostra contrarietà ad un provvedimento boomerang che non frena l’abuso del suolo lombardo. Il nostro obiettivo è quello di modificare il progetto di legge nei suoi punti qualificanti: innanzitutto si devono prevedere incentivi sia amministrativi che economici per incentivare le riqualificazioni ed aumentare i costi di costruzione per chi edifica su aree verdi. Su questo punto al momento la legge è molto debole. In più deve essere necessariamente modificata la norma transitoria che così come è scritta spinge i privati nei prossimi tre anni a presentare la propria richiesta di costruzione anche in mancanza di una reale necessità abitativa. Per quanto riguarda i residui, ovvero i 600 milioni di metri quadri resi edificabili dai pgt, insistiamo su una distinzione fra le aree interne ed esterne al perimetro urbano”.

Fonte: Consiglio Regionale Lombardia

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