“Finalmente dopo anni la maggioranza di centrodestra alla guida della Regione ammette gli errori del sistema sociosanitario lombardo e propone di superare il modello formigoniano, come il Pd chiede da tempo” attaccano la vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi e il capogruppo Pd in Commissione Sanità Carlo Borghetti.
Il Pd, che ha depositato da luglio un progetto organico di riforma del sistema, analizza luci e ombre della proposta di riforma di Maroni, appresa per il momento solo attraverso gli organi di stampa.
“Non si perda ulteriormente tempo. La maggioranza decida quale testo di riforma depositare ufficialmente (se quello di Maroni o altri annunciati), da abbinare al nostro, e iniziamo una discussione seria in Commissione – sollecitano – Ammettere che bisogna tornare a investire sui servizi territoriali, rivedere il rapporto tra pubblico e privato, costituire un assessorato unico, rendere i ticket correlati al reddito, sono proposte interessanti che in realtà il Pd ha messo sul tavolo da anni. Parlare ancora di competizione tra strutture pubbliche e strutture private non ci trova d’accordo: è necessario un riequilibrio che deve essere necessariamente fatto attraverso una programmazione omogenea e un controllo uniforme su tutto il territorio regionale. E la riarticolazione della rete ospedaliera, nel progetto di legge Pd, è ben più coerente ed efficace di quanto non sia quella che abbiamo potuto apprendere all’interno della proposta di Maroni, che ci appare confusa e contradditoria”.