Martedì, 14 maggio 2024 - ore 13.35

Migranti. E le colpe del colonialismo?

Scrivo queste righe, con la difficoltà che perviene nell’affacciarsi di ricordi ambigui: belli nell’accrescimento personale di servire i poveri ma drammatici negli effetti pratici

| Scritto da Redazione
Migranti. E le colpe del colonialismo?

Signor direttore, le chiedo spazio per proporre un punto di vista «altro» sulla questione del giorno, migranti e accoglienza. Nelle molte opinioni avverse a tale pratica traspare, più che un razzismo interiore, la paura verso fenomeni nuovi che dovremo governare nei prossimi anni. Nel settembre del 1970 partivo per l’allora definita Africa occidentale francese per portare un trattore in Alto Volta che l’organizzazione Mani Tese aveva acquistato tramite un riciclaggio ante litteram di stracci carta e vetro. Trovarmi, ragazzo europeo di belle speranze, a contatto con fame, malattie e siccità ha mutato la mia vita costringendomi ad una riflessione profonda che tuttora continua. Ebbene al colonialismo militare dell’Ottocento si è sostituito quello economico e commerciale che consente una uguale rapina di risorse attuata con false indipendenze spesso concluse con regimi burattini dell’Occidente; e che dire di una nuova forma di colonialismo, quello ambientale? La desertificazione di ampie fasce di territorio si deve al mutamento climatico la cui responsabilità è attirbuibile al primo mondo e alla Cina in paesi la cui conformazione geometrica degli Stati delinea il disimpegno europeo, indifferente ad etnie, culture e religioni. Accogliamo dunque questi fratelli ma, soprattutto, conosciamoli (...). Gigi Torresani (Cremona

1100 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria