Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 02.31

Migranti nei condomini di Cremona. Non siamo razzisti ma l’accoglienza non si fa così.

I condomini di un edificio di Via Massarotti scrivo del loro disagio dopo che hanno visto alcuni migranti ospitati in un piccolo appartamento di 50mq: serve un regolamento scrivono.

| Scritto da Redazione
Migranti nei condomini di Cremona. Non siamo razzisti ma l’accoglienza non si fa così.

Egregio direttore, il caso dei due condomìni di via Sammachini e via Boschetto,(…)  ben descritto  non è unico e non unico è il problema collegato. Sappiamo bene che basta un nulla per essere accusati di razzismo, ma le possiamo assicurare che non c’entra nulla la fobia per lo straniero, c’entra invece, in modo sostanziale, l’aspetto civile. Veniamo al punto: nel condominio di via Massarotti 46/c, in un piccolo appartamento di circa 50 metri quadri, sono stati collocati, senza che ne sia stato avvisato l’Amministratore e all’insaputa dei condòmini, un gruppo di extracee variabile dalle 4 alle 6 persone o forse più. Non voglio entrare nel merito del business che si è creato, a livello nazionale, attorno alle esigenze di questa povera gente, ci sarebbe molto da dire, ma non è questa la sede, vogliamo invece sottolineare il forte disagio che si è creato tra noi condòmini. Queste persone entrano nell’appartamento senza avere la benché minima idea di come comportarsi in un condominio: schiamazzi, rumori ad ogni ora del giorno e della notte, nessuna idea di cosa sia la raccolta differenziata, nessuna idea di cosa sia la convivenza civile e del rispetto che si deve agli spazi comuni. Senza considerare l’aspetto sanitario in quanto nessuno ci ha messo al corrente delle diagnosi e della profilassi effettuata nelle case di accoglienza. Vogliamo sottolineare che ci sono voluti decenni, tra mille difficoltà, per far acquisire ordine e dignità allo stabile e ora, senza tutela alcuna, ce lo vediamo rapidamente deprezzare. Chi tutela noi? Chi tutela gli anziani che si sentono offesi nel loro diritto alla tranquillità? Perché non prediligere, anziché gruppi eterogenei, piccoli nuclei familiari? Perché non spiegare loro, prima della collocazione, oltre ai diritti, quali sono i doveri anche della convivenza    condominiale? Affermiamo con forza il nostro diritto all’informazione e alla salvaguardia dei sacrifici fatti per migliorare la nostra vita e la ringraziamo per lo spazio concesso alla nostra voce.

Adriana Bonelli e i condòmini di via Massarotti 46/c (Cremona)

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