Sabato, 20 aprile 2024 - ore 14.45

Cgil-Cisl-Uil Servono corridoi umanitari per i Migranti

L'appello di Cgil, Cisl e Uil. Nel frattempo l'Unhcr lancia l'allarme: l'anno scorso per la prima volta è stata superata la soglia di 60 milioni di persone in fuga da conflitti e persecuzioni. Il sindacato di Corso Italia: "Subito corridoi umanitari"

| Scritto da Redazione
Cgil-Cisl-Uil Servono corridoi umanitari per i Migranti

Si celebra oggi, 20 giugno, la Giornata mondiale del rifugiato, indetta dall'Onu per commemorare l'approvazione nel 1951 della Convenzione sui profughi da parte dell'Assemblea generale. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati lancia per l'occasione una petizione con un messaggio chiaro ai governi che devono lavorare insieme e fare la propria parte per chi fugge da situazioni di crisi: “Garantire che ogni bambino rifugiato – è la richiesta – riceva un'istruzione. Garantire che ogni famiglia di rifugiati abbia un posto sicuro in cui vivere. Garantire che ogni rifugiato possa lavorare o imparare nuove competenze per dare un contributo positivo alla comunità”.

Dare un futuro ai minori non accompagnati. E’ l’appello che giunge da Cgil, Cisl e Uil, in occasione della Giornata. “Su 50 mila persone sbarcate quest’anno sulle nostre coste, oltre 7 mila sono minori non accompagnati, il doppio rispetto al 2015. Lo ha documentato l’Unicef. Questi bambini ed adolescenti hanno affrontato spaventosi rischi per arrivare in Europa, attraversando il deserto del Sahara, tra privazioni e violenze; sono stati poi caricati su gommoni e carrette del mare e lasciati al loro destino da trafficanti criminali”, denunciano i sindacati in una nota.

“Molti di loro non ce l’hanno fatta e sono scomparsi nel Mediterraneo - assieme ai 2.800 morti dei primi cinque mesi del 2016; altri affrontano ulteriori difficoltà nei centri di accoglienza, privati dei loro genitori e con la prospettiva di un futuro incerto. A loro – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – il sindacato italiano vuol dedicare la Giornata Mondiale del Rifugiato, chiedendo all’Italia ed all’Europa di istituire corridoi umanitari per questi piccoli rifugiati, creare per loro ponti e non muri, offrire una volta arrivati in Europa un percorso concreto di accoglienza e protezione, sanando gli orrori che questi bambini hanno dovuto soffrire, a partire dalla perdita delle loro famiglie”.

“Bisogna soprattutto evitare – proseguono le tre confederazioni – che questi minori spariscano, come purtroppo è successo in precedenza per circa 10.000 di loro, perché la scomparsa di un bambino può significare traffico di esseri umani, nuovo schiavismo, traffico d’organi e violenze di vario tipo”.

“Vogliamo anche dedicare questa giornata ai 20 bambini morti di sete la settimana scorsa ad Assamaka, nel deserto del Niger. Loro sognavano un nuovo futuro ed hanno invece sofferto la peggiore delle morti. Perché questo non continui a succedere, l’Europa – affermano Cgil, Cisl e Uil – deve abbandonare la logica dell’egoismo e dell’ipocrisia ed aprire le porte a chi fugge dalla guerra, della povertà e della disperazione”. Cgil, Cisl, Uil “chiedono al governo Italiano, e alla Ue di uscire dalla gestione emergenziale, esprimono grande preoccupazione per la deriva culturale ed etica rispetto al tipo di accoglienza messa in campo per i minori non accompagnati che rischiano di essere segregati, ed esposti a fenomeni di ghettizzazione ed emarginazione”.

Cgil: servono corridoi umanitari

"Corridoi umanitari subito" scrive oggi la Cgil su twitter sulla scia di quanto deciso dal movimento sindacale europeo lo scorso 15 guigno a Roma: "L’Europa – si legge in una nota della Ces – non sta rispettando i suoi obblighi internazionali di difesa dei rifugiati. Lo scorso anno ha deciso di reinsediare 22.000 richiedenti asilo, offrendo loro un percorso sicuro e legale in Europa. Ma fino a oggi sono state reinsediate solo 6.321 persone provenienti da Turchia, Giordania e Libano. Su 160mila rifugiati che dovevano essere trasferiti dalla Grecia e dall’Italia verso altri paesi dell’Ue, solo 1.500 si sono spostati altrove".

Nella sola Grecia 46mila persone aspettano che la loro richiesta venga presa in esame. In Italia, oltre 10mila nuovi sbarchi dal 12 aprile. "È fondamentale – prosegue la Ces – aiutare i rifugiati a integrarsi nel mercato del lavoro e nella società, difendendo, allo stesso tempo, diritti e parità di trattamento per rifugiati e lavoratori locali". I sindacati stanno già svolgendo un ruolo attivo. "Occorre valutare e migliorare il livello di istruzione e le competenze dei richiedenti asilo. I lavoratori clandestini devono essere messi in regola. Sono state stimate al 40% le persone con competenze che possono essere immediatamente valorizzate nel mercato del lavoro dell’UE. È necessario assistere circa 300.000 persone senza documenti, per far sì che il numero non aumenti alla scadenza dei visti/ permessi umanitari a breve termine".

L'Alto commissariato Onu per i rifugiati ricorda che nel mondo sono stati 65,3 milioni i rifugiati nel 2015 in fuga dal conflitti e persecuzioni: la soglia dei 60 milioni è stata superata per la prima volta, con un netto aumento dai 59,5 milioni del 2014. I rifugiati, persone in fuga dai loro paesi, sono stati 21,3 milioni, i profughi, che hanno lasciato le loro case senza abbandonare il loro paese, 40,8 milioni. Tra le tante iniziative, torna il concerto alla Visarno Arena di Firenze che ospiterà anche quest’anno una maratona musicale per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Fonte: Rassegna Sindacale 

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