L'assessore: “Dieci milioni a pochi giorni dal voto, nulla per il Capoluogo. Serve uguale trattamento e 15 milioni per i costi di M5”.
Milano, 18 maggio 2013 - “Il presidente Maroni non tratti i milanesi come cittadini di serie B. La Giunta regionale, in trasferta elettorale ieri a Brescia, ha infatti stanziato 10 milioni di euro per la gestione della metro di quella città a pochi giorni dal voto. Un contributo pari ben al 43% dei 23.3mln di euro di costi. Mentre da tempo chiediamo – invano - a Regione Lombardia di non lasciare sola Milano di fronte i costi delle nuove linee metropolitane”.
Così l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, commenta la decisione assunta dalla Giunta lombarda ieri.
"I milanesi – ha aggiunto Maran - chiedono di avere da Regione Lombardia lo stesso trattamento dei bresciani, soprattutto perché il trasporto pubblico milanese è al servizio non solo dei residenti della città, ma di milioni di lombardi che lavorano e studiano nel capoluogo di Regione”.
“Di fronte ai costi di M5 Milano – ha chiarito Maran - non chiede alcun trattamento di favore ma solamente di avere le stesse risorse che vengono garantite agli altri. Va ricordato che il trasporto pubblico lombardo sta pagando le difficoltà complessive del sistema di tpl nazionale ed in più deve affrontare i costi di gestione e di ammortamento dell’investimento delle due nuove linee metropolitane 'driverless' di Milano e Brescia”.
“Adesso – ha concluso l'assessore – Maroni riconosca al Capoluogo un contributo del 43% sui costi di M5, cioè 15,2 mln di euro sui 35,4 del 2013. I 15 milioni di euro che chiediamo per i milanesi sono equivalenti al ricavato di un aumento di 4 euro sugli abbonamenti mensili urbani”.
Ricordiamo che il contributo regionale al sistema di trasporto di Milano (e sul Comune di Milano grava anche il tpl di tutti i comuni di prima fascia) si attesta ormai a solo il 43% quando gli obiettivi nazionali consistono nel far scendere i contributi pubblici sotto il 70%, esempio di virtuosità del nostro sistema che però è messo in crisi dai conti di M5.
