Oltre il pensiero, nel segno e nel colore di Fernando Noris
La mostra Tra fantasia e realtà resterà aperta dal 5 ottobre – 19 ottobre .Inaugurazione domenica 5 ottobre, h. 11.00
L’esuberante diaspora formativa di Mimma Maspoli ha seguito, e tuttora segue, l’itinerario di un ininterrotto viaggio. Negli incontri, nelle persone, nei luoghi, nei tempi, nelle frequentazioni.
Un percorso in cui molti e originali sono gli elementi espressivi che hanno costruito questo suo personale inventario di immaginazioni.
Nel proporsi alla Casa degli Stampatori Ebrei Soncino, due sono i periodi presi in considerazione dall’artista stessa: una prima sezione dal 1970 all’1983; e una seconda dal 2004 a oggi dalla praticata attività dell’incisione con il pirografo, sopravvivono nel lavoro di Mimma Maspoli la cura di un segno attento e una curiosa attenzione al colore.
In Mimma Maspoli il colore assume sempre una cifra decisiva, sia quando viene espresso nella infinita tavolozza dei dialoghi tra bianchi e neri, sia quando si lascia invadere da penetrazioni dorate (Una piuma… una rete, 2012) o infiammate da eruzioni di lava (Incendio, 1981), o contaminate
spesso da sottintesi, leggerissimi viraggi azzurri (Nel pozzo, 1976) o verdi (Tra flora e fauna, 1981), o articolate in tinte di terra (Dall’alto in basso, 2006; Terreni incolti, 2006).
Le venature che serpeggiano nei vari lavori conferiscono ai soggetti trattati una dimensione di accesa vitalità, confermando in Mimma Maspoli una notevole capacità di ambientazione spaziale, sempre in grado di superare e cancellare la bidimensionalità dell’assunto di partenza o del supporto sul quale vengono ad articolarsi le sue visioni d’artista. Gli spazi vengono infatti ad aprirsi a una contemplazione ampia e profonda, dove tutte le dimensioni verticali, orizzontali e diagonali si incrociano in costrutti di efficace tenuta prospettica e scenografica.
L’arricchimento del colore interviene spesso, da attore protagonista, a fortificare una invenzione, a sottolineare un passaggio, a costruire un ambiente. In stesure a volte uniformi, a volte fatte di impuntature, a volte graffiate di tagli. A volte depositato sul fondo, pacato, a mettere ordine in tracciati aggrovigliati. E la trasfigurazione dei temi viene cosi a definire il mondo magico di Mimma Maspoli. Strade, campi, un temporale, sentieri, sassi, un bivio, il mare, i sassi Matera, spunti libici. Tracce di un viaggio degli occhi e della mente, che non si avventura in risposte estetiche o esistenziali, ma solo intende porre domande. Domande sul senso delle cose, sul mistero della loro evoluzione, sul fine ultimo del loro esistere, per se e per noi.
